Troina. Da fonte Anas, alla fine del mese di ottobre, trapelò la voce che i lavori sulla strada statale 575 Troina-Ponte Maccarrone, lunga 32 km e 700 m, sarebbero iniziati entro il mese di novembre. Il 22 settembre si sono svolte le due gare per appaltare questi lavori, che sono divisi in due tronconi: dal km 0 al km 18 e dal km 18 al km 32,700. Ammonta a circa 2 milioni di euro l’importo complessivo dei lavori, che consistono nello sfangamento del piano viabile, consolidamento delle pendici, pulizia delle opere di smaltimento idraulico, riparazione localizzata degli strati di conglomerato bituminoso della pavimentazione stradale. E’ di 1 milione di euro l’importo di ciascun troncone di lavori. Novembre è già passato. Siamo già a dicembre, ma questi tanto attesi lavori non sono ancora iniziati. E pensare che questi 32 km e 700 metri di questa strada sono di grande importanza per Troina, Cerami e Capizzi perché costituiscono, per gli abitanti di questi 3 tre Comuni nebrodensi, il percorso più per raggiungere Catania. Anche se appartengono amministrativamente parlando ad altre due province, Enna e Messina, questi 3 Comuni ruotano prevalentemente attorno a Catania per quanto riguarda l’istruzione, la sanità e l’economia. Allo stato attuale delle procedure per l’aggiudicazione di queste due gare, i lavori dovrebbero iniziare entro il mese di dicembre (il condizionale è d’obbligo alla luce del mancato inizio dei lavori nel mese di novembre). Su questi ritardi influisce il debole potere di pressione che i soggetti istituzionali e della società civile di questo territorio esprimono. La gara per i lavori dal km 0 al km 18 è stata aggiudicata definitivamente il 17 novembre all’impresa edile ViaStrada sas di Palermo. L’altra gara, quella per i lavori dal km 18 al km 32,700, è stata provvisoriamente assegnata ad un’altra impresa palermitana, la Sofi. Non passerà molto che anche la gara per appaltare questa seconda tranche di lavori sarà aggiudicata definitivamente.

Silvano Privitera