E se nei Paesi orientali come l’Iraq, l’Iran o l’Afganistan è quasi scontato per le donne essere “violentate” nei diritti e nella libertà, meno scontato diventa quando si parla dei Paesi industrializzati. Tanto per non andare lontano, in Italia, secondo una statistica diffusa di recente dall’Istat, sono il 31,9% le donne che hanno subito violenza nel corso della vita.
Nella maggior parte dei casi a compiere le violenze sono i partner. E anche quando si parla di stupri, 7 su 10 sono compiuti dal marito, dal compagno, insomma, dalle persone più care.
E se questo non bastasse per destare stupore nell’opinione pubblica, siamo pronti a sottoporvi un altro sconcertante dato, solo il 4% delle donne trova il coraggio di denunciare la violenza, e questo perché al di là delle campagne a sostegno della donna e delle azioni in suo aiuto, metabolizzare una violenza diventa più facile che riconoscerla.
Il 25 novembre prossimo, si celebrerà la Giornata Internazionale Contro la Violenza alle Donne, promossa dalle Nazioni Unite, ed associazioni di tutto il mondo grideranno il loro “No alla violenza sulle donne”. Anche Troina, si unirà a questo coro, celebrando un doppio anniversario, quello per la Giornata Internazionale e quello per il primo anno dalla nascita dell’Associazione Donne e Società, che per l’occasione ha realizzato un calendario, che sarà presentato sabato 26 novembre nella Sala Miani di Torre Capitania, col patrocinio dell’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Troina. “Molto resta da fare per sradicare una concezione della donna come oggetto, dice il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, è infatti la persistenza di questi aberranti schemi mentali a favorire il riprodursi di insopportabili atti di sopraffazione anche in ambito familiare”, per questo è importate ricordare a tutte quelle donne che subiscono in silenzio che è ora di ribellarsi e dire “No”.
Sandra La Fico