Enna. Una situazione quella dei lavoratori ecologici di tutto il territorio provinciale che potrebbe esplodere da un momento all’altro, perché gli stessi di spettanze non ne vedono arrivare, nonostante diversi comuni abbiano inviate le anticipazioni all’Ato Rifiuti. Si parla che i sindaci dei comuni di Enna, Agira, Barrafranca, Regalbuto, Valguarnera abbiano inviato delle anticipazioni all’Ato Rifiuti, ma che questi soldi sono stati bloccati perché l’Ato ha subito un pignoramento dal titolare della General Monteggi di Catenanuova, con tutte le conseguenze del caso. Questo stato di cose, la mancanza di liquidità, provocherà sicuramente delle proteste da parte dei lavoratori che attendono il pagamento delle spettante. I primi a protestare sono stati i lavoratori di Regalbuto, che martedì mattina, si sono presentati presso gli uffici di SiciliAmbiente in via Roma per chiedere il pagamento degli stipendi, ma i dirigenti hanno dovuto rispondere picche perché non hanno ricevuto soldi dall’Ato Rifiuti, nonostante i sindaci abbiano operato delle anticipazioni. Il comune di Enna pare che abbia versato 180 mila euro, sono una bella somma, potevano essere pagati diversi stipendi, anche agli amministrativi, invece tutti sono rimasti a bocca asciutta. La protesta incomincia a serpeggiare in tutto il territorio provinciale a causa del malcontento dei lavoratori ecologici,i rappresentanti sindacali sono stati presi in contropiede dal sequestro giudiziario delle somme, ed il sindaco Garofalo si è preoccupato di chiedere un intervento del prefetto, Giuliana Perrotta, perché sblocchi questa somma che il comune di Enna aveva destinato per il pagamento degli stipendi dei lavoratori che operano nel territorio comunale. I rappresentanti sindacali sono preoccupati perché potrebbe succedere, da un momento all’altro, la protesta generale dei lavoratori, la mancata raccolta dei rifiuti solidi urbani e, quindi, la crisi in questo settore. E’ un problema che Ato Rifiuti e SiciliAmbiente devono affrontare con una certa urgenza perché ogni giorno che passa aumenta la protesta e potrebbero verificarsi problemi di ordine pubblico, mentre i sindaci continuano ad ignorare il problema della stabilizzazione delle tariffe e del pagamento delle bollette per cercare di dare una tranquillità finanziaria al settore, cosa mai avvenuto. Si prende sempre tempo ed intanto i cittadini cominciano ad abituarsi a non pagare le bollette. Tra Ato Rifiuti e SiciliAmbiente, da qualche tempo, non c’è colloquio, addirittura SiciliAmbiente ancora non sa ufficialmente cosa è stato deciso nell’ultima assemblea dei sindaci; la mancanza di una corrispondenza aperta e collaborativa che potrebbe creare ulteriori problemi ad una situazione che già di per se stessa è esplosiva.