Ma i guai potrebbero non finire qui per la società gialloverde come spiega il direttore generale Antonino Spallino: “La chiusura dello stadio è un duro colpo per noi perché adesso siamo costretti a trovare un’altra sede dove allenarci e giocare se i lavori non verranno completati in tempo”. Allenamenti a parte, l’Enna giocherà, o dovrebbe farlo, in casa mercoledì prossimo nel recupero contro il Real Avola: “A questo punto non so se sarà possibile farlo perché ci hanno detto che senza la messa in sicurezza non ci daranno l’autorizzazione”. L’appello del direttore generale gialloverde è rivolto al sindaco di Enna, Paolo Garofalo, presente sabato mattina durante il sopralluogo dei vigili del fuoco i quali imponevano i lavori per le future autorizzazioni. Seppur coscienti delle ristrettezze economiche, forse, è arrivato il tempo di pensare ad una nuova struttura, magari volgendo lo sguardo a quelle convenzioni tra Coni, Lega e Credito Sportivo per la costruzione di nuovi impianti. Il “Gaeta”, in fondo, è uno degli stadi più antichi e, quasi mai, sono stati fatti dei lavori di ammodernamento.
È chiaro, comunque, che nell’immediato il tecnico Angelo Greco dovrà fare di necessità virtù e non è quello che lui voleva alla vigilia di una gara difficile contro il Biancadrano.
William Savoca