Troina non è un mondo isolato dal contesto politico più ampio. E’ difficile pensare che possa rimanere estranea alle vicende politiche nazionali e regionali. I promotori di Responsabilità Civica sottolineano, però, che sono di rilievo locale le ragioni per le quali hanno deciso di costituirsi in associazione culturale. Ed è la situazione di aspro conflitto tra i due schieramenti di centrodestra e centrosinistra, determinatasi dopo le elezioni amministrative del 2008, a spingerli verso questa decisione: “Da due anni a questa parte, tra i due schieramenti politici si è creato un clima di tensione perenne che ha finito, spesso, per perdere di vista i reali problemi della nostra comunità, concentrandosi, invece, sullo scontro tra le parti”. Quelli di Responsabilità Civica attribuisco a quest’aspro conflitto tra i due schieramenti di centrodestra e centrosinistra “l’allontanamento dei cittadini dalla politica ed una mancanza di partecipazione alla vita pubblica che, inevitabilmente, impoverisce il dibattito”. Non si ispirano ad un ingenuo buonismo i promotori di “Responsabilità Civica”, ma ad un sano realismo quando affermano di sapere che “esistono i conflitti, gli scontri, le divergenze e di credere che la risposta non sia quella di alimentarli fino all’esasperazione”. Loro pensano che la “risposta adeguata consista nella capacità di elaborare la conflittualità al fine di ricominciare su basi più elevate, per provare a costruire una nuova piattaforma di idee, che permetta di andare avanti”. Responsabilità Civica ritiene che “i reali problemi della città debbano essere affrontati e risolti al di là degli schieramenti politici, mettendo in primo piano le persone e le idee”.
Silvano Privitera