La professoressa Pina Sansone si è soffermata sul tema “Lettura ecclesiologico-pastorale dei risultati delle indagini CESNUR condotte nella diocesi di Piazza Armerina”. Pina Sansone nel suo dotto interevento tra l’altro ha affermato: “Come è noto, dal 1984, il CESNUR (Centro studi sulle Nuove Religioni), ha avviato alcune attività di ricerca sul pluralismo, le credenze e le appartenenze religiose in Sicilia. Tra queste rientra l’ampia indagine del 2009, dal titolo Credere e appartenere. La frequenza ai riti religiosi nella Sicilia centrale, condotta in collaborazione con la diocesi di Piazza Armerina e con il contributo e il sostegno dell’Assessorato Regionale dell’Istruzione e della Formazione Professionale della Regione Siciliana. E’ stata un’indagine complessa che si è avvalsa dei metodi della ricerca globale, ma anche di quella per campioni e dell’osservazione partecipante. E’ stata portata avanti grazie alla preziosa collaborazione dei professori Massimo Introvigne e Pier Luigi Zoccattelli (rispettivamente direttore e vice-direttore del CESNUR), del dottor Alberto Maira e dei tanti volontari adeguatamente preparati e motivati.
I risultati sono confluiti nel volume di Massimo Introvigne e PierLuigi Zoccatelli “La messa è finita? Pratica cattolica e minoranze religiose nella Sicilia centrale”, pubblicato nel 2010 da Salvatore Sciascia editore, arricchito da un discorso di Augusto Gamuzza sulla presenza dell’Islam nella diocesi di Piazza Armerina, e dalla prefazione del nostro vescovo, Mons. Pennisi. Si tratta di un volume di un certo interesse, in quanto rende noti gli esiti di una ricerca che, come precisa mons. Pennisi nella prefazione, non è ricorsa a un approccio puramente sociografico, limitato alla semplice raccolta di dati riguardanti la partecipazione alla messa domenicale. E’ stato piuttosto un lavoro sociologico che ha elaborato e interpretato i dati qualitativamente, in funzione di un’ipotesi da verificare e i cui risultati possono in qualche modo essere utili per conoscere lo spaccato demografico e religioso del territorio diocesano, inteso come ambiente antropologico.
Giuseppe Carà