Troina. Nella chiesa San Silvestro si è svolta domenica pomeriggio la manifestazione promossa dall’Associazione “I Ramara” nel corso della quale è stato presentato il libro “Il viaggio nella memoria. Testimonianze sulla Festa dei rami tra fede e cultura” e sono state consegnate le pergamene agli anziani Ramara. Il libro, curato da Silvano Privitera e Basilio Arona, raccoglie le testimonianze di fede dei Ramara, i devoti del santo patrono di Troina, che ogni anno animano la Festa dei Rami con il loro pellegrinaggio sui Nebrodi a toccare l’alloro nella penultima settimana del mese i maggio. Il libro raccoglie anche le testimonianze di quanti, pur non essendo Ramara, intrattengono con loro rapporti di collaborazione ispirati a stima e affetto. Il libro è arricchito da molte foto che ritraggono i momenti più significativi del pellegrinaggio, che nella parlata locale è chiamato “viaggio”. Il libro, il cui ricavato sarà interamente devoluto in beneficenza, è finanziato dal Comune di Troina. A volere con entusiasmo e determinazione la pubblicazione di questo libro è stato il presidente dei Ramara, Eugenio Cavolina. A presentare i libro sono stati i due curatori, Privitera ed Arona, ed il presidente Cavolina. Subito dopo la presentazione, ci sono stati diversi interventi. Il sindaco Salvatore Costantino ha parlato del pellegrinaggio dei Ramara come di un momento di serenità e fratellanza. Padre Pietro Antonio Ruggiero ha messo in risalto il valore culturale del libro parlando dei diversi tipi di memoria di cui sono depositari i Ramara. Padre Luigi Ferlauto vede nel pellegrinaggio dei Ramara un cammino di fede dove si sperimenta la condivisione ed una conferma che “a Troina si respira un’aria soprannaturale” da tempo immemorabile. Per Paolo Giansiracusa, storico dell’arte, il pellegrinaggio dei Ramara è la dimostrazione più convincente del fatto che Troina è un luogo che induce a fermarsi e meditare, a riflettere e a pregare. Luigi Bottita, presidente del circolo “Lavoro & Cultura”, ha espresso apprezzamento per i Ramara che mantengono viva la Festa dei Rami, che è la festa più suggestiva che si svolge in paese. Pippo Merenda, che negli anni ’70 fu procuratore della confraternita San Silvestro, ha ricordato l’impegno dei Ramara a fa rivivere questa festa, che negli anni ‘60 e ’70 ha corso il rischio di essere abbandonata. Infine è intervenuto padre Amata che ha parlato del pellegrinaggio come di una strada sacra che conduce al santuario. Dopo la presentazione del libro, la manifestazione è proseguita con la consegna delle pergamene ai Ramara anziani.
Silvano Privitera
Nella foto: Basilio Arona, Silvano Privitera ed Eugenio Cavolina. Sullo sfondo a destra padre Luigi Ferlauto e padre Amata.