Confindustria Enna invita Presidente Lombardo a sospendere atti per magadiscarica Dittaino
Assoro - 12/10/2010
Enna. “Sui fatti chiediamo legalità e trasparenza. Sia fatta piena luce sulla vicenda. Inaccettabili i tentativi di delegittimazione e depistaggio dai reali contenuti delle critiche”. In una nota articolata che la Confindustria ennese ha inviato al Presidente della Regione, viene formalmente richiesto di revocare o sospendere ogni atto autorizzatorio per l’impianto oggetto della vertenza che da giorni ha investito la provincia ennese, ma anche la revoca di tutti i provvedimenti eventualmente adottati per altri impianti previsti in quell’area.
“Il tentativo di insinuare che dietro le proteste ci siano altri interessi poco chiari volti a interferire in scelte della regione e un ignobile tentativo di depistare l’opinione pubblica da fatti e circostanze, quelle si molto meno chiare, e che hanno portato all’insaputa della collettività a decidere di fare di quell’area un trash site ultradimensionato. Abbiamo chiesto quindi al Presidente Lombardo di fare quanto in suo potere per revocare ogni atto che preveda impianti in quall’area o in aree simili dal punto di vista vocazionale ed economico-produttivo”.
Cosi l’avv. Nino Grippaldi – presidente della Confindustria ennese: “Nella nota vengono motivate le ragioni che hanno portato alla sollevazione di tutte le parti sociali e di tutti i partiti politici. Vengono passati i rassegna alcuni aspetti caldi della vicenda: dalla evidenza del mancato coinvolgimento della collettività e della valutazione degli effetti sul sistema produttivo del comprensorio, che si ricorda è comprensiorio di tutela DOP e ove insistono realtà che da decenni valorizzano prodotti di qualità tutelati ( Grano, Olio, Formaggi, Pesche) che danno lavoro ad oltre 1200 famiglie complessivamente. Viene evidenziato anche l’incomprensibile sovradimensionamento dell’impianto rispetto al bacino da servire (anche estendendo ad aree adiacenti la provincia di Enna non si superano le 200 mila tonnellate prodotte, contro oltre 1,8 milioni di tonnelate trattabili dall’impianto), e le apparenti diseconomie che un impianto del genere genera sul sistema dei
>>> costi pubblici di gestione dell’intera sistama integrato. E’ infatti notorio che il costo del trasporto dei rifiuti è ponderalmente molto rilevante e che incide sul costo complessivo in modo tale da rendere diseconomica la realizzazione di impianti molto distanti da maggiori centri di produzione (Palermo e Catania ad esempio).
Grippaldi continua “In questo caso la centralità di Enna vuol dire essere lontani da ogni punto di produzione siciliano. Infatti l’incidenza dei costi di trasporto sarebbe a nostro giudizio un elemento critico nella gestione economica del sistema integrato dei rifiuti. In quest’ambito auspichiamo che la Regione possa presto adottare u nuovo piano, ma chiediamo che in aree quali quella del Dittaino o simili non si prevedano impianti realizzati da pubblici o da privati. Viene chiesto di fare piena luce sulle modalità con le quali un privato, sembrerebbe esorbitando in ambiti e competenze pubbliche (della Regione) riesca ad ottenere così velocemente autorizzazioni, che per altri impianti ben meno complessi richiedono anni”.
Conclude il Presidente Grippali: “Abbiamo colto con favore anche la presa di posizione del Movimento del Presidente Lombardo, segno evidente del fatto che sulla vicenda la sensibilità di tutti è alta, ma auspichiamo che le diatribe politiche restino fuori dal piano che a noi interessa e che è quello della tutela del sistema economico-produttivo che da 30 anni valorizziamo”.