Troina. Domani pomeriggio 10 ottobre, alle ore 16.00, nella chiesa San Silvestro l’Associazione “I Ramara”, presenterà il libro “Viaggio nella memoria. Testimonianze sulla Festa dei Rami” tra fede e cultura. Della Festa dei Rami, che è il pellegrinaggio che i devoti del santo patrono di Troina fanno ogni anno sui Nebrodi nella penultima settimana di maggio, hanno scritto saggi e resoconti antropologi, giornalisti e letterati. Il libro, che sarà presentato domani pomeriggio, è stato scritto dagli stessi Ramara, che hanno voluto così raccontare la loro esperienza di fede e di devozione per San Silvestro. Il libro raccoglie anche messaggi e contributi di quelli che non sono Ramara, ma che con i Ramara sono legati da stretti rapporti di stima, affetto ed amicizia. Il libro, che è il frutto di un lavoro collettivo, è corredato da molte foto che riproducono i momenti più suggestivi del “viaggio”, come è chiamato dai troinesi nel loro dialetto il pellegrinaggio votivo dei Ramara per San Silvestro. Alla cerimonia di presentazione del libro interverranno: padre Luigi Ferlauto, Franco Amata, che è stato sindaco del Comune di Troina dal 1987 al 1991che ha fatto molto per far conoscere la Festa dei Rami in ambito regionale nazionale, lo storico dell’arte Paolo Giansiracusa, il sacerdote Pietro Antonio Ruggiero ed il sindaco Salvatore Carchiolo Costantino. Sarà devoluto in beneficenza il ricavato del libro che è stato fortemente voluto dal presidente dell’associazione “I Ramara”, Eugenio Cavolina. Dopo la presentazione del libro, sarranno consegnate le pergamene ai Ramara anziani ed ai Ramara ad honorem. Nella chiesta di San Silvestro l’Associazione “I Ramara” ha allestito la mostra fotografica sulla Festa dei Rami. La Festa dei Rami spesso è vista erroneamente come un elemento pittoresco e folcloristico. Invece è una cosa molto seria, e da prendere sul serio, che può essere capita come il riflesso delle condizioni di vita culturale e religiosa del popolo troinese. Con il passare del tempo, si sono modificate le condizioni da cui sono scaturite quelle tradizioni culturali, ma la Festa dei Rami è una tradizione popolare che è sopravvissuta alle trasformazioni che hanno investito Troina nel corso della sua lunga storia, cancellando le condizioni da cui hanno tratto origine molte tradizioni popolari. E’ una manifestazione di sincera e profonda devozione per il santo patrono e cittadino di Troina, legata al ricordo di una grazia ricevuta da un singolo ramaro, o da uno della sua famiglia, in occasione di eventi dolorosi e terribili. Si va in pellegrinaggio anche per chiedere al santo concittadino protezione dalle avversità in cui ci può imbattere nella vita di tutti i giorni. La dipendenza e la precarietà derivanti dalle condizioni economiche e sociali e l’impotenza di fronte agli eventi naturali disastrosi, inducono il devoto a chiedere al suo santo protettore speranza e sicurezza in cambio della disponibilità al dono di biscotti e vino ai ramara – pellegrini o della penitenza di andare a piedi scalzi in processione dietro il fercolo per le strade del paese. Nelle testimonianze dei devoti e dei ramara, raccolte e pubblicate nel libro, questa dimensione del pellegrinaggio è ben evidente. C’è la ricerca di un solido punto di riferimento per fronteggiare le avversità e la precarietà della vita, che il devoto trova nel santo protettore del suo paese. Gli eventi di grande sofferenza per i quali il devoto ramaro chiede aiuto a San Silvestro riguardano prevalentemente la salute. Nelle testimonianze che abbiamo raccolto si racconta di guarigioni scientificamente inspiegabili, di un bisogno di rassicurazione e di protezione. C’è il mistero del rapporto fra salute e fede.
Silvano Privitera