Enna. Grido di allarme per la realizzazione di una mega discarica in una delle zone agricole più produttive della provincia di Enna, nella zona dove si produce grano duro pregiato, e dove vi sono un panificio industriale ed un pastificio di valore nazionale e tra qualche mese a poca distanza entrerà in funzione l’Outlet Sicily Village che sarà il più grande outlet della Sicilia. A darne l’allarme sono stati il professor Biagio Pecorino, presidente della cooperativa “Valdittaino”, che produce la “pagnotta dop”, il dottor Gildo Matera, direttore di Confindustria provinciale, e Enzo Mudaro, segretario provinciale della Uil.
“Dalla proposta di revisione del piano di gestione rifiuti – dichiara il professor Biagio Pecorino – emerge che a media scadenza sarà costruita una “bomba” discarica di rifiuti per contenere ben un milione 380 mila metri cubi di rifiuti a Dittaino, praticamente sei volte quello che riceve la discarica ennese di Cozzo Vuturo, a dispetto del territorio, del grano duro che si produce, delle aziende agricole ed alimentari. Un percorso veloce quello di questa discarica. La richiesta alla Regione è stata presentata l’11 giugno con num. Prot. 215, il comune di Assoro, la Provincia si sono dimostrati tutti consenzienti ma in assoluto silenzio; la regione ha approvato tutto con decreto 261 del 20 maggio, pubblicato sulla Gazzetta siciliana 32 del 16 luglio; la discarica ricadrebbe su terreni del comune di Assoro foglio 61, terreni ancora da acquistare e promessi in vendita da terzi alla Catanzaro Costruzioni, che dovrà realizzare la discarica, da intermediari; la discarica ricadrebbe su terreni agricoli destinati a seminativo fortemente scosceso, nel bel mezzo di aziende agricole a vocazione cerealicolo-zootecnica, a poca distanza dall’area di Dittaino dove insistono aziende agricole, allevamenti, imprese alimentari”. Il professor Pecorino ha proposto la costituzione di un Comitato che affronti ed approfondisca il problema ed ha organizzato una riunione per sabato prossimo 9 ottobre alle 10 per valutare insieme quello che c’è da fare.
“E’ davvero incredibile – dichiara Enzo Mudaro, segretario provinciale dell’Uil – che un progetto di queste dimensioni, ben 1,380 milioni di metri cubi, sia stato autorizzato in sordina e senza che nessuna delle amministrazioni (Assoro, Provincia, Genio Civile) abbia avuto il buon senso di coinvolgere le comunità locali. Si decide all’insaputa di tutti di distruggere un intero comparto per soddisfare il business di alcuni. Pensate poi che l’area è a poco distante dal prossimo outlet”.
“Si è appresa per caso di una simile iniziativa – dichiara Gildo Matera – ci ha sbalorditi ancor di più di sapere che, in tempi record, ha ottenuto tutte le necessarie autorizzazioni. Valutazione ambientale strategica compresa. Per un piccolo impianto fotovoltaico alcune aziende, che vogliono realizzare a Dittaino, sono in attesa della conferenza dei servizi da quasi un anno e vengono opposti vincoli di tutti i generi anche fantomatici corridoi naturalistici per la migrazione degli uccelli. Mentre per fare una discarica di queste dimensioni non si tiene conto degli effetti che avrebbe sulle colture, sulle economie di vaste aree e nemmeno del fatto che è in piena zona di tutela DOP. Auspichiamo che anche le istituzioni preposte facciano altrettanto”.
“Opporremo tutta la resistenza possibile – dicono Matera e Mudaro – coinvolgeremo le comunità locali, le altre associazioni ed i sindacati, la gente, insomma , che non accetta che simili scelte siano fatte passare in silenzio”. “Invito a riflettere – conclude Biagio Pecorino – sul futuro dell’area del Dittaino, in generale sul ruolo delle aree interne dell’Isola ed in particolare di quelle della Provincia di Enna, che credo non meritino di trasformarsi in discariche di rifiuti dell’Intero Bacino del Mediterraneo”.