A Bisacquino, nella valle del Sosio, si preparano i giovani al cinema ed al teatro
Enna-Cronaca - 03/09/2010
Il primo Festival Set del cinema di Bisacquino, (1) in memoria del grande regista Frank Capra, si è trasformato in un invito alla scuola teatrale e cinematografica, per una formazione massmediale, aperta agli emigranti ed agli immigrati ed alla quale il Ce.si.fo.p. si candida tra i promotori.
Ed ha segnato una svolta in molti enti locali del comprensorio. Sagre, mostre e festival sono ora all’insegna del lavoro, ricercano e riscoprono le risorse umane e naturali, i prodotti agricoli e artigianali del territorio sicano per valorizzarle.
Non più serate di semplice ricreazione per turisti in cerca di svaghi, ma cambio di rotta nelle manifestazioni estive di alcuni comuni siciliani, con iniziative mirate alle arti da promuovere, alla riscoperta degli artisti che hanno avuto i natali nei comuni isolani, alla internazionalizzazione delle relazioni con gli emigrati sparsi in tutte le parti del mondo.
Da qui l’omaggio al mito di Frank Sinatra di Lercara, il Festival Set alla memoria di Frank Capra di Bisacquino, la scuola politica di Filaga -Prizzi.
Eventi e spettacoli all’insegna del lavoro possibile, evidenziando le risorse umane, ambientali, storiche, artistiche da convogliare in azioni, proposte, progetti promozionali per creare occasioni di lavoro, educare a conservare il paesaggio ed a difendere i boschi dagli incendi (1), incentivare mestieri disuesi e tutte le vocazioni artistiche locali, (pittura, scultura, fotografia, musica, poesia, tecnologie,artigianato artistico, riprese televisive), stimolare le scuole di ogni ordine e grado ed i Centri di formazione professionale, attorno ai temi del territorio ed alle prospettive del lavoro locale nelle aree ricche di diversità e di identità, espressive in un mondo globalizzato, alla ricerca dell’originale, del particolare, della storia (4) delle antiche comunità mediterranee.
E’ avvenuto, in particolare, a Bisacquino, con il “Primo Premio Frank Capra“ (1 ), a Lercara (2), con l’omaggio al mito di Frank Sinatra, a Giuliana (3), con la riapertura, ad un pubblico giovanile ed intercomunale del comprensorio della Valle del Sosio, del “Parco sub urbano di Sant’Anna” e con la presentazione in piazza della “Cucina dei centenari“ sempre più affollata dai turisti (6 ) ed ancora a Caltabellotta, a Castelvetrano, a Gibellina, Santa Margherita, Sambuca di Sicilia, Bolognetta, Castronovo (con la presentazione in piazza del libro “Barbiere si nasce” o si diventa) di Franco Alfonso.
Ridotte le luminarie e tagliate le ali ai giochi d’artificio ed ai concerti dispendiosi; data più attenzione alle tradizioni, alle origini, alle identità, alle peculiarità, ai prodotti locali di qualità, anche se apparentemente di nicchia e non ancora certificati, ai monumenti ed ai centri storici da rendere più accoglienti ed ospitali per i turisti, più fruibili per il turismo culturale, enogastronomico, ecologico, naturalista, il turismo internazionale da parte in particolare dei Paesi con i quali la Sicilia ha avuto comune storia (4).
E così Bisacquino ha trasformato: la Sagra della “cipolla busacchinara“, giunta alla settima edizione, in un salotto naturalistico e letterario per educare alla protezione del territorio dagli incendi e valorizzare i boschi e le riserve (3 e 5) in una popolare serata per esporre le produzioni orticole locali; in concerti tesi a presentare giovanissimi cantanti e musicisti; in nuovi spettacoli per ripercorrere le tappe della vita e delle opere del concittadino illustre, emigrato negli USA, quando aveva sei anni, F. Capra, che ha portato nel nuovo mondo cinematografico americano valori e sentimenti legati alla persona umana ed alla sua dignità.
E Giuliana, il paese sicano con il castello di Federino II e di Eleonora d’Aragona, ha colto l’occasione per far conoscere, attraverso la Pro Loco e l’associazione “The Privilege,” i prodotti alimentari antichi delle corti, normanne e aragonesi, prime naturali fruitici dei banchetti preannunciatori della dieta mediterranea, che ora si scopre aiuti a vivere i tanti centenari che abitano il territorio tramandando le abitudini culinarie degli antenati (6).
L’estate giulianese ha portato così l’Amministrazione comunale (giunta e consiglio) a riscoprire e vitalizzare il “Parco sub urbano di Sant’Anna” (7 ) per un richiamo ai ragazzi, come alla gioventù del circondario, ad amare e rispettare il verde, la natura, il paesaggio, i giochi all’aperto, la poesia letta e musicata nella lingua dei padri, nel teatro paesaggistico realizzato nel Parco per oltre cinquecento spettatori.
Ed anche la Pro Loco e l’associazionismo locale, la Torre e la Banda comunale G.Catalanotto, scavano nelle tradizioni musicali, nelle opere del dr. R.Colletti e nei gruppi e compositori locali e l’Amministrazione Campisi-Provinzano non trascura i concerti al Castello di Federico II (6), presenti in internet, mentre l’assessore all’agricoltura Gino Fazio si prepara a gestire il Parco Sub urbano con i Comuni viciniori di Chiusa Sclafani e Bisacquino, offrendone i servizi alle scuole, alle sperimentazioni di piante autoctone, alle manifestazioni teatrali e musicali dei gruppi locali.(6)- (7)- (8).
A Bisacquino Frank Capra diviene il maestro icona per i giovani cineamatori dei comuni della valle del Sosio, nei quali anche Tornatore ha trovato, negli anni scorsi, con “Cinema Paradiso”, ispirazione, scene, paesaggi, (la piazza di Palazzo Adriano), attori come Totò Cascio di Chiusa Sclafani, aiuto sceneggiatori come Nicola Ribaudo di Palazzo Adriano, comparse come Salvatore Spata, che ha conquistato, partecipando al “Festival Set-Primo premio Frank Capra, ora da regista, il terzo posto con il film “Io, te e loro”.
Il recupero della memoria del grande regista bisacquinese, è diventato così per la città araba, ebrea e poi normanna e barocca (11), che gli ha dato i natali, l’occasione per richiamare,attori, fotografi, sceneggiatori, cineoperatori, docenti, costumisti, elettricisti, informatici, compositori musicali locali, che si sono mescolati agli emigranti, nella piazza principale del comune. Ed i film di F.Capra diventano modelli dai quali trarre nuovi progetti cinematografici per quanti coltivano il fascino dello schermo e l’ispirazione a raccontarsi.
Platea di spettatori attenti quelli del Festival Set con i protagonisti, venuti a riprendere e poi a rivedere,assieme al pubblico, sullo schermo, strade, cortili, chiese, santuari, boschi, quartieri arabi e tradizioni artigiane, botteghe di fabbri per forgiare coltelli e falci, come ingranaggi per gli orologi, costruiti dagli Scibilia e che hanno richiamato, con i loro rintocchi, da secoli alla vita sociale i cittadini della valle del Sosio e del Belice, ma anche quelli di città oltreoceano.
Gli esemplari degli orologi costruiti a Bisacquino fanno ora bella mostra nel locale “museo dell’orologio fratelli Scibetta”, che rivive negli scritti di Vincenzo Di Leonardo (10) e propone alla gioventù il sogno del regista Capra, i cui tanti film, troneggiano nella collezione di manifesti, nel nuovo “Museo cittadino” di Bisacquino, quasi a segnare le strade del successo della volontà e della caparbietà, dell’intelligenza umana, nell’affermare che “La vita è meravigliosa”, e non solo nei film, basta accettare la fatica, il coraggio, l’intraprendenza che sono stati richiesti agli emigranti ed agli immigrati.
Bisacquino è diventato così per un mese lo scenario aperto per i registi e la “truope” di volontari splendidi, che hanno realizzato i film presentati in concorso, in tempi record, dal regista Giuseppe Paternò che è risultato vincitore del Festival-Set con il film “Le faremo sapere”, al regista Paolo Paparcuri autore del film “Meet Frank“, il più votato dal pubblico e secondo nel voto complessivo e finale della giuria.
Turisti e cineoperatori hanno percorso, per giorni, il tessuto viario del centro storico, i cortili arabi ed ebrei, visitando il barocco della chiesa madre, salendo la via penitenziaria che conduce al Santuario della Madonna del Balzo o quella che porta al Monte Calvario, intervistando i parenti del Frank Capra ed i cittadini bisacquinesi in una applaudita commossa diretta con le comunità degli emigranti locali negli Stati Uniti.
E riconoscimenti sono stati consegnati dal sindaco Filippo Contorno, dal vice sindaco Salvatore Ragusa e dagli assessori Pietro Fischetti, Gianvito Gaudiano, all’attore Paride Benassai, allo storico cinematografico Alessandro Rais, ai protagonisti del trailer B-alarm, a Giuseppe Gigliorosso, direttore tecnico del festival, all’applaudito presentatore Giuseppe Santostefano ed alla giuria composta da Massimo Arciresi, critico cinematografico, Valentina Gebbia, scrittrice, A.Rais e Benassai, mentre una targa “al cinema ribelle” è stata consegnata al regista Marco Amenta, che ha voluto essere presente ad una giornata del Festival per testimoniare la sua produzione legata alla Sicilia.
Nè tutto è stato frutto di improvvisazione e forzata fantasia localistica, da parte dell’amministrazione comunale, senza retroterra, cultura, passione, storia, progetto, prospettive sul cinema isolano, da considerare risorsa nazionale ed internazionale, per le persone ed i capitali che mobilita, per il richiamo turistico che sollecita, per la vastità dei siti e dei luoghi, degne scenografie naturali, amate dai registi e dai cultori di tutte le arti.
Opera infatti a Bisacquino, il Centro di Formazione Professionale Cesifop, con sedi per la provincia di Palermo, anche nei comuni di Palazzo Adriano, Gangi, Giuliana. Il Centro ha organizzato, da anni, corsi di estetista, sartoriali per abiti storici e teatrali, corsi per elettricisti, informatici, fotografi, grafici per la ceramica, per cineoperatori e operatori montatori TV ed ha fornito attori, fotografi, tecnici, regista, (il palazzese regista Salvatore Spata è docente del Cesifop) per la riuscita di questo primo “Festival – Set”. Alcuni giovani usciti dai corsi e dalle scuole dell’Istituto Superiore Don Calogero Di Vincenti, sono già apprezzati attori ed operatori dei documentari realizzati durante gli stage degli allievi dei corsi (12).
Il v.sindaco di Bisacquino, per la cronaca, Salvatore Ragusa, già direttore del Cesifop, artista restauratore ed animatore delle confraternite laicali, si è improvvisato attore nel film” Un Angelo con le…pellicole”, presentato al festival dal regista Ugo Flandina, che ha conquistato il quarto posto.
Il tutto nel contesto culturale di Bisacquino, un comune ricco di compositori musicali, orchestrali, di giovani promettenti musicisti che hanno recuperato e vivacizzato “Antenna Bisacquino”, presente in Facebook, mentre il Coro polifonico “Madonna del Balzo” gira per il mondo con un vasto repertorio di musiche barocche e medioevali ed il maestro Nino Mancuso non trascura di insegnare la musica ai giovani del circondario e presenta i suoi musical di spiritualità religiosa e civile su San Francesco (17) e su Giorgio La Pira, mentre è atteso con i suoi allievi per una serata al Parco di S.Anna di Giuliana dedicata alle migrazioni. Mons.Saverio Ferina continua le sue ricerche storiche su santa Rosalia, sulle chiese e le figure religiose della città. Un dipendente del Cesifop, diplomato al conservatorio, Tommaso di Giorgio tiene, nel tempo libero, lezioni di musica e un maestro di violino prepara i giovani aspiranti attori presso il teatro comunale.
In questo contesto, il battesimo del primo Festival-Set ha riscosso un successo popolare nelle presenze in piazza e nella partecipazione all’evento, costruito giorno dopo giorno, attraverso una ricerca ed una sperimentazione artistica della creatività giovanile, così come uno stimolo alle infrastrutture professionali della città.
E la memoria di Frank Capra, è tornata a rivivere a Bisacquino, sua città natale, con l’amore per il bello portato dal regista nel continente americano, in un abbraccio con tutta l’emigrazione dei bisacquinesi, che in diretta, hanno assistito all’evento del Festival Set da New York.
Sono questi motivi di fiducia per l’avvenire dell’iniziativa, come ha sostenuto alla chiusura del Festival il sindaco Filippo Contorno nel ringraziare gli ospiti ed i cittadini tutti, veri protagonisti
di una sperimentazione culturale, alla quale auguriamo continuità e successi.
Ferdinando Russo
onnandorusso@libero.it
1) Il Festival –Set Frank Capra nel sito del comune di Bisacquino www.comune.bisacquino.pa.it
2) V.Bonanno, in Lercara rinnova l’omaggio al mito Frank Sinatra in Giornale di Sicilia 24 agosto 2010
3) F.Russo, I boschi e la riserva di Monte Genuardo e Santa Maria del Bosco in piazza a Bisacquino in www.vivienna.it oppure in www.google.it, oppure in www.maik07.wordpress.com
4) F.Russo, E i turisti spagnoli cercano al Castello di Giuliana la storia di Eleonora d’Aragona
In www.vivienna .it oppure in www.google.it
5) M.Liberto e M.Candore, Monte Genuardo e Santa Maria del Bosco, Istituto poligrafico europeo 2009
6) Comune di Giuliana il sito www.comune.giuliana.pa .it
7) F.Russo ,il Parco sub-urbano di Sant’Anna in www.vivienna.it e in www.comune.giuliana.pa.it
8) A.G.Marchese Il convento di sant’Anna di Giuliana dei minori osservanti Riformati e il Santo Nero di Palermo,ed.Ila Palma Palermo
9) M.Raimondi, in Premio Frank Capra, a Bisacquino trionfa “Le faremo sapere” di Giuseppe Paternò, in Giornale di Sicilia 24 agosto 2010-
10) V.Di Leonardo Il museo dell’orologio, un tesoro per Bisacquino, Provincia regionale di Palermo.
11) A.G.Marchese, La Chiesa Madre di Bisacquino, Artisti, maestranze e committenti dal Cinquecento al Settecento-Edizione Plumelia 2009
12) CESIFOP –sito www.cesifop.it
13) S.Ferina nei saggi sulle chiese e le personalità di Bisacquino.
14) S.Contorno –il dramma della Madonna del Balzo,opera in fase di una composizione musicale da parte del maestro R.Colletti.
15) L.Pillitteri in “L’importanza dell’Informatica nei corsi nel citato sito Cesifop:
16) F.scaturro in op.cit.www.cesifop.it
17) F.Russo, Nino Mancuso il compositore della musica spirituale in San Francesco in CNTN -2007-2008