Barrafranca. L’identità religiosa e l’unione per la devozione della croce come unione tra due popoli diversi uno della Sicilia, Barrafranca e l’altro della Lituania, Siauliai, città a 10 km dove sorge la “Collina delle croci”.
Questo il significato più importante che ha portato la comunità tutta di Barrafranca a donare una croce, in un luogo della Lituania, simbolo della libertà religiosa e patrimonio dell’umanità. L’iniziativa è partita dalla comunità barrese ma è stata possibile grazie alla sensibilità e al senso di amicizia tra un sacerdote lituano don Ramunas Norkus, e don Luca Crapanzano, colleghi di università al Lateranense di Roma. Don Ramunas era stato a Barrafranca e aveva spiegato alla comunità locale della collina della croce. Da li è partito la voglia di fare una raccolta per finanziarla croce, dove hanno partecipato, gruppi, associazioni, privati. A collaborare con una somma di oltre 60% del costo della croce l’amministrazione. “ Quella croce rappresenta tutta la comunità barrese – afferma il sindaco Angelo Ferrigno – nessuno escluso carica delle sofferenze ma anche delle gioie che un essere umano può riscontrare durante il proprio cammino”. Alla cerimonia oltre al sindaco erano presenti il vescovo della diocesi di Siauliai, Eugenijus Bartulis, il giovane prete lituano e segretario del vescovo di Telsiai, don Ramunas Norkus ma anche una delegazione barrese con l’assessore Angelo Avola, i consiglieri comunali Biagio Cascio e Angelo Ferrigno (caso di omonimia con il sindaco); poi il consigliere provinciale di Enna e delegato dell’ europarlamentare Salvatore Iacolino, Giuseppe Regalbuto. Ad aggiungersi alla delegazione un medico palermitano, Domenico Simonetti. Nella parte inferiore della croce una scritta: “Invocando la divina benedizione e protezione in perenne memoria. La città di Barrafranca. Sicily- Italy”.
La comunità ecclesiale era formata da don Luca Crapanzano e dal presidente della sezione provinciale dell’Ucsi, Renato Pinnisi. “ In quel momento emozionante per tutti i presenti – afferma don Crapanzano – abbiamo pregato sia per la comunità barrese ma anche per i defunti. Il simbolo della croce di unisce e ci forma per essere buoni e santi cristiani”. Don Luca Crapanzano ha portato i saluti del vescovo della diocesi armerina, mons. Michele Pennisi al vescovo di Siauliai che ha ricambiato con un grazie di cuore visto che conosceva la lingua italiana. “Si ringrazia tutta la comunità barrese – afferma il vescovo lituano Bartulis – e il vescovo Pennisi per la lodevole iniziativa”. Oltre alle oltre 150 mila croci presenti nelle due colline che il pellegrino può guardare tramite un sentiero si è aggiunta anche quella in legno alta tre metri, scolpito in legno di quercia da un noto scultore lituano Vilius Biskis, il quale è stato ringraziato ufficialmente dal sindaco Ferrigno. Visitato anche il luogo parlamento lituano e quello della presidenza della Repubblica a Vilnius. A Barrafranca esiste il gruppo religioso della misericordia tanto che la delegazione ha celebrato una funzione nel santuario del sacro cuore della misericordia dove si custodisce la tela originale. Poco vicino il convento delle Suore della Beata Vergine Maria della Misericordia di Santa Fustina Kovalska. Anche il console onorario della Repubblica Lituana per la Regione Siciliana, Alessandro Palmigiano, saputo della notizia vorrebbe incontrare presto a Palermo una delegazione per instaurare un progetto di solidarietà tra la Lituania e il comune siciliano.