Giuseppe Monaco era stanco di subire le vessazioni del suo PdL e degli altri partiti della coalizione; le giunte precedenti si erano rivelate, tranne qualche esempio, fallimentari, ma erano persone che erano state segnalate dai partiti della coalizione, non ha importanza se non adeguati al compito loro assegnato. Lo stesso presidente Monaco, presentando la giunta provinciale, mercoledì pomeriggio, al consiglio provinciale ha dichiarato di essere “stanco della tiratina continua di giacca”, di voler continuare sino alla fine con la giunta tecnica, ed ha sfidato i partiti del centrodestra, che non condividono questa scelta, a votargli la sfiducia.
Amareggiato, tante le delusioni, dopo l’ennesimo rinvio dei lavori del consiglio provinciale dove c’erano da approvare le variazioni di bilancio, tante le richieste di dimettersi da parte dell’opposizione di centrosinistra, ma tutto questo, con il suo partito, il PdL, che ne vuole sconfessare l’operato e che lo invita con forza a ritornare su i suoi passi. Il presidente Monaco è deciso a continuare questo suo braccio di ferro, a sostenere una giunta tecnica, dove alcuni componenti, ricchi di tantissima esperienza, in pochi giorni si sono mossi per cercare di recuperare il tanto tempo perduto, specie a livello di finanziamenti provenienti dia fondi europei o dallo Stato per migliorare la viabilità provinciale che è ridotta ai minimi termini.
“Intendo andare avanti, comunque – ha dichiarato Pippo Monaco – nonostante il mancato appoggio del mio partito, perché ho assunto responsabilità ed impegni con l’elettorato provinciale. Ci sono tanti progetti in itinere che porterebbero tanti soldi alle casse della provincia, fuori dai finanziamenti regolari. Basti pensare ai Pit ed ai progetti legati ad essi; basti pensare alla possibilità che ad Enna nasca l’Istituto Tecnico superiore, che ha una valenza nazionale perché si tratta di una scuola di altissimo livello, che richiamerà tanti ragazzi, provenienti non solo da tutta la Sicilia; basti pensare all’istituendo Distretto Turistico, all’arrivo della Venere di Morgantina, all’apertura ufficiale della villa Romana del Casale, ai soldi, circa sei milioni e mezzo, per la ristrutturazione della “Panoramica”, a seguito dell’Accordo Quadro di Programma; i soldi per la viabilità provinciale. Tutto questo non può essere abbandonato, sarebbe da suicida”.
Il presidente Monaco, nella sua elencazione, sottolinea che, quando si tratta di problemi che riguardano la collettività ennese, i colori politici devono essere messi da parte, se effettivamente ci si batte per il “bene comune”. Ma molto spesso, in questi due anni, abbiamo assistito a dispute, a ricatti, a pressioni sul presidente e la giunta, solo ed esclusivamente per interesse personali, così come la nomina di qualche assessore. “Il momento è decisamente grave – prosegue preoccupato il presidente Monaco – perché il prossimo anno rischiamo la perdita di migliaia posti di lavoro, perché le difficoltà sono veramente enormi, e la crisi si farà sentire in maniera tremenda. Posso anche essere invitato ad andare a casa, possono sfiduciarmi (i voti ci sono), ma ognuno si deve assumere le proprie responsabilità. Sono deciso a tenere questa giunta tecnica perché in essa credo moltissimo e sono convinto che assieme faremo delle buone cose, perché non ci saranno pressioni politiche dietro”.
E per il quarto polo universitario statale ? “Io ritengo che abbiamo commesso un errore a non accettarlo – conclude il presidente Monaco – da quel quarto polo avremmo potuto ricavare quattro facoltà e dodici corsi di laurea ed alla fine sarebbe stata la Kore, quella che avrebbe diretto il tutto perché ne aveva i mezzi e le qualità”.
I nuovi assessori con le deleghe assegnate:
Salvatore Zinna – Programmazione economica-sociale, politiche di sviluppo, politiche comunitarie e Fas, attività produttive, politiche attive del lavoro, formazione professionale .
Maurizio Campo– Politiche culturali, turismo, valorizzazione dei beni culturali, spettacolo, arte e musica, sport e tempo libero, pubblica istruzione.
Giuseppe Amato- Organizzazione del territorio e tutela ambientale, protezione civile, risorse energetiche, valorizzazione delle aree naturali protette.
Il presidente Giuseppe Monaco
Foto su gentile concessione di Mario Zappalà