Provincia Enna. Atto di coraggio o incoscienza politica del Presidente Pippo Monaco

Enna. Atto di coraggio o incoscienza politica quello del presidente, Giuseppe Monaco, nel nominare una giunta provinciale tecnica, invisa alla maggior parte dei partiti del centrodestra, perché sono stati tagliati gli “altarini” che consentivano a gente modesta di andare ad amministrare un intero territorio provinciale.
Giuseppe Monaco era stanco di subire le vessazioni del suo PdL e degli altri partiti della coalizione; le giunte precedenti si erano rivelate, tranne qualche esempio, fallimentari, ma erano persone che erano state segnalate dai partiti della coalizione, non ha importanza se non adeguati al compito loro assegnato. Lo stesso presidente Monaco, presentando la giunta provinciale, mercoledì pomeriggio, al consiglio provinciale ha dichiarato di essere “stanco della tiratina continua di giacca”, di voler continuare sino alla fine con la giunta tecnica, ed ha sfidato i partiti del centrodestra, che non condividono questa scelta, a votargli la sfiducia.

 
Un sfida a viso aperto, senza tentennamenti, anche perché, alla base di tutto, c’è l’appoggio morale e politico del presidente della Regione, Raffaele Lombardo. Lo hanno dimostrato i consiglieri del MpA e del Gruppo federato, e Lorenzo Granata, dichiarandogli fiducia e protezione, ma con l’impegno di valorizzare la programmazione nell’interesse del “bene comune”, come ha sottolineato, nel suo intervento, Michele Sutera. Certo il PdL, che è stato il primo a manifestare il suo dissenso, potrebbe benissimo condurre la battaglia del voto di sfiducia, al quale si aggiungerebbe immediatamente il Partito Democratico ed i rappresentanti del centrosinistra, oltre a due dei tre consiglieri dell’Udc e Alfredo Colianni del PLI. In tutto diciassette consiglieri, quei due/terzi che sono necessari, per legge, per votare la sfiducia al presidente. Certo si potrebbe fare, ma a monte ci sarebbe il completo fallimento del centrodestra, delle sue capacità di gestire un ente locale, un abbassamento di valutazione che rimarrebbe come una macchia per il centrodestra, e poi non crediamo che i consiglieri dei partiti che si oppongono alla giunta tecnica, abbiano il coraggio e la lealtà politica di sfiduciare il presidente ed andarsene a casa. Il presidente Monaco ha lanciato, con i suoi pochi fedeli, il guanto di sfida al deputato regionale, Edoardo Leanza, ed al Pdl lealista, lui che è un finiano doc, che non si è piegato davanti alle minacce di lasciarlo solo. Oggi Monaco solo non è perché otto consiglieri gli sono rimasti fedeli, sono pochi, ma cercherà con la collaborazione della nuova giunta di dimostrare di essere in grado di amministrare il territorio provinciale e di risolvere problemi importanti.

                        

Amareggiato, tante le delusioni, dopo l’ennesimo rinvio dei lavori del consiglio provinciale dove c’erano da approvare le variazioni di bilancio, tante le richieste di dimettersi da parte dell’opposizione di centrosinistra, ma tutto questo, con il suo partito, il PdL, che ne vuole sconfessare l’operato e che lo invita con forza a ritornare su i suoi passi. Il presidente Monaco è deciso a continuare questo suo braccio di ferro, a sostenere una giunta tecnica, dove alcuni componenti, ricchi di tantissima esperienza, in pochi giorni si sono mossi per cercare di recuperare il tanto tempo perduto, specie a livello di finanziamenti provenienti dia fondi europei o dallo Stato per migliorare la viabilità provinciale che è ridotta ai minimi termini.
“Intendo andare avanti, comunque – ha dichiarato Pippo Monaco – nonostante il mancato appoggio del mio partito, perché ho assunto responsabilità ed impegni con l’elettorato provinciale. Ci sono tanti progetti in itinere che porterebbero tanti soldi alle casse della provincia, fuori dai finanziamenti regolari. Basti pensare ai Pit ed ai progetti legati ad essi; basti pensare alla possibilità che ad Enna nasca l’Istituto Tecnico superiore, che ha una valenza nazionale perché si tratta di una scuola di altissimo livello, che richiamerà tanti ragazzi, provenienti non solo da tutta la Sicilia; basti pensare all’istituendo Distretto Turistico, all’arrivo della Venere di Morgantina, all’apertura ufficiale della villa Romana del Casale, ai soldi, circa sei milioni e mezzo, per la ristrutturazione della “Panoramica”, a seguito dell’Accordo Quadro di Programma; i soldi per la viabilità provinciale. Tutto questo non può essere abbandonato, sarebbe da suicida”.
Il presidente Monaco, nella sua elencazione, sottolinea che, quando si tratta di problemi che riguardano la collettività ennese, i colori politici devono essere messi da parte, se effettivamente ci si batte per il “bene comune”. Ma molto spesso, in questi due anni, abbiamo assistito a dispute, a ricatti, a pressioni sul presidente e la giunta, solo ed esclusivamente per interesse personali, così come la nomina di qualche assessore. “Il momento è decisamente grave – prosegue preoccupato il presidente Monaco – perché il prossimo anno rischiamo la perdita di migliaia posti di lavoro, perché le difficoltà sono veramente enormi, e la crisi si farà sentire in maniera tremenda. Posso anche essere invitato ad andare a casa, possono sfiduciarmi (i voti ci sono), ma ognuno si deve assumere le proprie responsabilità. Sono deciso a tenere questa giunta tecnica perché in essa credo moltissimo e sono convinto che assieme faremo delle buone cose, perché non ci saranno pressioni politiche dietro”.
E per il quarto polo universitario statale ? “Io ritengo che abbiamo commesso un errore a non accettarlo – conclude il presidente Monaco – da quel quarto polo avremmo potuto ricavare quattro facoltà e dodici corsi di laurea ed alla fine sarebbe stata la Kore, quella che avrebbe diretto il tutto perché ne aveva i mezzi e le qualità”.

I nuovi assessori con le deleghe assegnate:

Vincenzo Vicari – Risorse Umane, servizi innovativi dell’Ente, E-Government, affari generali.

 

 

 

Salvatore Zinna – Programmazione economica-sociale, politiche di sviluppo, politiche comunitarie e Fas, attività produttive, politiche attive del lavoro, formazione professionale .

 

 

 

Giuseppa Savoca- Politiche sociali e socio sanitarie, associazionismo e volontariato, pari opportunità e politiche giovanili.

 

 

 

Marcello Melfa– Agricoltura e zootecnia, sviluppo rurale e promozione dei prodotti tipici, turismo rurale.

 

 

 

Maurizio Campo– Politiche culturali, turismo, valorizzazione dei beni culturali, spettacolo, arte e musica, sport e tempo libero, pubblica istruzione.

  

Mario Barbarotto- Risorse finanziarie, politiche delle entrate, provveditorato, patrimonio, monitoraggio e controllo delle società partecipate e dei consorzi.

 

 

 

Giuseppe Amato- Organizzazione del territorio e tutela ambientale, protezione civile, risorse energetiche, valorizzazione delle aree naturali protette.

 

 Antonio Alvano – Infrastrutture pubbliche, edilizia scolastica e patrimoniale, edilizia sportiva, riqualificazione viaria e servizi di trasporto. Ricoprirà anche la carica di vice presidente.

 

 

 

Il presidente Giuseppe Monaco (nella foto la prima Giunta) mantiene le deleghe: Affari e rapporti istituzionali, attuazione del programma elettorale, università, polizia provinciale, regia e coordinamento dei tavoli provinciali, comunicazione e rapporti con i media, rapporti con il consiglio provinciale, e ogni altra materia non espressamente delegata agli assessori.

Foto su gentile concessione di Mario Zappalà

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redazione-vivienna