Enna. Scade il prossimo 30 luglio (venerdì) il termine per le iscrizioni alla trentesima edizione del Festival Canoro con i Bimbi, manifestazione canora riservata a i bambini di età compresa tra i 5 e i 15 anni. Ad organizzare la manifestazione è la Confraternita “Maria Santissima delle Grazie”, organizzatrice dei festeggiamenti in onore della “Madonna de’ Carusi”, che si svolgeranno dal 2 al 5 Settembre prossimo presso la chiesa di S. Agostino. Si tratta di una festa religiosa tra le più antiche del capoluogo ennese ed il festival canoro per i bambini fa parte delle tradizioni folcloristiche della città, un festival canoro che, in quest’ultimi anni, ha avuto un incremento di partecipanti, provenienti anche da tutta la Sicilia. Sin dal 1900 la prima domenica di settembre gli ennesi festeggiavano questa festa, in onore della Madonna dè Carusi, vale a dire di quei bambini che, per povertà, erano costretti a lavorare all’interno delle miniere di zolfo, e avere il privilegio di portare il fercolo della “Madonna de’ Carusi”. Anche quest’anno visto il numero sempre crescente dei partecipanti, sono state organizzate due serate, una prima serata sarà quella di sabato 4 settembre dove si esibiranno i bambini più giovani con età compresa tra i 5 e gli 8 anni, mentre domenica 5 settembre, giorno della festa, si esibiranno i bambini compresi dagli 8 ai 15 anni. “Tra molteplici difficoltà di carattere economico stiamo organizzando il 30°Festival Canoro che rientra nei festeggiamenti in onore della” Madonna dè Carusi – dichiara il rettore Paolo Vicari, che con grande sacrificio e passione organizza l’evento musicale e la festa – ormai il festival canoro è diventato un appuntamento che tutti i bambini aspettano, nell’occasione abbiamo preso contatti telefonici con la direzione artistica della Rai del programma televisivo” Ti lascio una canzone”, condotto da Antonella Clerici, che hanno confermato la loro disponibilità di chiamare a Roma i bambini artisticamente più bravi per fare le prove preliminari al fine di accedere al programma”.