Provincia Enna. Grandi manovre nel centrodestra

Enna. Ci sono grandi manovre nel centrodestra, una delle quali si è svolta l’altra ieri sino a tarda notte ed una è prevista per la mattina di oggi, con la presenza dei rappresentanti dei partiti che si riconoscono nel centrodestra nel tentativo di risolvere parecchi problemi interni ed operare una rimodulazione (per alcuni è azzeramento) della giunta provinciale, alla luce delle dimissioni dei due rappresentanti del PdL ,Dario Cardaci e Fabrizio Tudisco, ma anche di possibili riduzioni in alcuni partiti che sono risultati scarsamente rappresentativi. Ma prima di arrivare a questa riunione, ci sono state da parte del presidente della Provincia, Giuseppe Monaco, delle consultazioni con i gruppi consiliari per conoscere il loro parere sulla situazione attuale, se operare una rimodulazione della giunta oppure l’azzeramento, se operare anche l’azzeramento dei posti di sottogoverno, dove ai componenti verrebbe dato solo ed esclusivamente il gettone di presenza perché le casse della Provincia continuano a dissanguarsi, tanto è vero che il bilancio consuntivo 2009, approvato a tempo di record dal consiglio provinciale mercoledì pomeriggio, prevede un avanzo di amministrazione di appena 100 mila euro. Una rivoluzione questa che sicuramente provocherà la protesta di chi con i posti di sottogoverno ci vive e soprattutto non ci sarà più la ressa e non ci saranno più le richieste di andare a far parte di questo o quell’ente. Le consultazione effettuate non hanno avuto una definizione unanime perché ci sono partiti che vogliono l’azzeramento della giunta (PdL e qualche rappresentante dell’Udc, gruppo federato), ci sono altri, come MpA e parte dell’Udc che non ne vuol sentire. Nell’incontro con i tre rappresentanti dell’Udc (Comito, Granata, Nicastro), Lorenzo Granata ha fatto presente che nessuno è autorizzato a parlare per lui, e che è necessario azzerare la giunta provinciale, facendo delle scelte oculate, ridurre gli assessori da otto a sei, e la nuova giunta deve avere un motto: risparmio economico, programma e sviluppo”. Nei posti di sottogoverno solo gettoni di 30 euro più la missione; esaminare con attenzione quali enti lasciare e quelli, invece, mantenere per ridurre le spese; programmare bene e soprattutto elaborare progetti “per essere pronti a chiedere finanziamenti nel momento in cui la comunità europea emette dei bandi specifici”. Recupero del rapporto tra la Provincia regionale ed il personale. C’è anche da vagliare la proposta di ridurre da otto a sei gli assessori, ovviamente cambiando lo statuto. Comunque dovesse esserci una rimodulazione della giunta due assessori andrebbero al PdL, che li deve nominare ex novo; due andrebbero al MpA, e ad andare via potrebbe essere Barbara Furia, uno all’Udc, e qui la battaglia è cruenta, ed uno al gruppo federato; gli altri due assessorati dovrebbero essere assegnati a due esperti di fiducia del presidente . Questa soluzione non è che sia stata accettata ben volentieri, specie dal MpA, per cui sono previste delle turbolenze molto forti ed anche delle resistenze perché si andrebbe a creare all’interno della giunta una maggioranza nettissima del PdL. C’è anche da sottolineare che l’attuale giunta provinciale non è che sia tanto gradita allo stesso consiglio provinciale ed al presidente della Provincia regionale perché sul piano dell’operosità lascia molto a desiderare.

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redazione-vivienna