Duemila anni di storia sulle tappe fondamentali del cammino delle comunità cristiane dell’isola, racchiusi in un volume dal titolo “Storia delle Chiese di Sicilia”, a cura di Mons. Gaetano Zito, Rettore della Facoltà Teologica San Paolo di Catania, per colmare il vuoto sulla storia della Chiesa siciliana, che finora poteva essenzialmente contare solo sulle opere di Rocco Pirro, Domenico Gaspare Lancia di Brolo e Luigi Boglino.
L’opera ricalca il dizionario “Le diocesi d’Italia”, promosso dall’Associazione Italiana dei professori di storia della Chiesa, a cui lo stesso Mons. Zito ha collaborato, ed è dedicata all’Arcivescovo di Monreale Cataldo Naro, brillante ricercatore, dalla grande apertura intellettuale.
Il volume racconta la vicenda delle 18 Chiese locali in cui l’isola è suddivisa, con un’esposizione sui principali eventi della storia della Chiesa siciliana, fin dalla prima evangelizzazione. Il testo, quindi, intende registrare l’attuale suddivisione delle circoscrizioni ecclesiastiche dell’isola, così come si sono formate in questo secondo millennio e secondo la fisionomia stabilita nel 1986 dalla riforma generale delle diocesi italiane: 10 rifondazioni e fondazioni di età normanna, 7 nuove diocesi in due fasi nei primi decenni del sec. XIX, 2 sedi episcopali nella prima metà del sec. XX.
L’esposizione del percorso storico di ciascuna Chiesa locale, insieme con i processi istituzionali, ha cercato di tenere conto dei diversi stati di vita del popolo cristiano, senza perdere di vista la “Chiesa totale”. Particolare attenzione è dedicata al patrimonio culturale, meglio noto come insieme dei beni culturali.
Il volume intende offrire l’opportunità per tenere sempre desta la coscienza storica, una “lezione che, come scrive Mons. Zito, educhi alla pazienza e nutra la speranza”.
Il volume sarà presentato sabato 3 luglio, alle ore 17.30, presso l’Aula Magna IISS “Ettore Majorana” di Troina, città natale dell’autore. L’evento, organizzato dall’Associazione Culturale “Antonio Gramsci”, sarà presentato da Silvano Privitera e Fabio Venezia.

Sandra La Fico