Enna. Quarto polo universitario e posizione Kore

Enna. Sul quarto polo universitario siciliano statale o meglio sull’Università a rete, che dovrebbe comprendere la Libera Università Kore di Enna ed i poli di Siracusa e Ragusa , si parla da diversi mesi, pur con versioni diverse, a seconda di chi parla, specie i rappresentanti politici. Dal mondo universitario arrivano delle versioni che poi vengono modificate da rappresentanti politici o amministratori con la conseguenza di creare confusioni, critiche e polemiche, oltre a rallentare un’operazione che potrebbe essere valida. A suscitare un vespaio di interventi è stato il presidente della Kore, Cataldo Salerno, il quale ha comunicato che il consiglio di amministrazione ha molte perplessità nell’aderire al quarto polo e che la decisione è stata rimandata alla riunione della Fondazione, che è stata organizzata per mercoledì o giovedì della prossima settimana. Il sindaco di Siracusa,Visentin, ed il presidente della Provincia di Siracusa, Nicola Bono, a proposito del quarto polo hanno dichiarato che “L’accordo con Enna e Ragusa – dichiarano i due amministratori siracusani – presuppone la realizzazione di un’Università a rete e non prevede alcuna connessione con la Kore, che, essendo università privata, non è un interlocutore a nessun titolo per la realizzazione di un ateneo statale”. E’ una dichiarazione significativa, di cui il presidente della Provincia di Enna, Pippo Monaco, dovrebbe tenere conto in quanto sta a significare che la Kore, che già quarto polo lo è per decreto ministeriale (15.9.2004) e per avere avuto approvato lo statuto di autonomia ed il regolamento didattico (5 maggio 2005) verrebbe ad essere non più il punto di riferimento dell’Università a rete o l’interlocutore, ma una semplice componente con tutti i rischi del caso. Il Consiglio dell’Università Kore ha espresso parere favorevole ad un’Università a rete (o multicampus); conferimento dello status di Polo scientifico e didattico all’ex sedi decentrate della Sicilia centro-orientale che vorranno fare parte, a condizione che tali sedi non registrino alcuna pendenza di alcun genere; l’attribuzione ai Poli di ampie autonomie organizzative, finanziarie e gestionali; puntuale individuazione ed effettiva disponibilità di sufficienti risorse comunitarie, statali, regionali e locali; pubbliche e private, per l’ottimale dotazione iniziale delle strutture didattiche e scientifiche dei predetto poli e per il loro funzionamento; la rimodulazione delle facoltà e dei corsi di laurea della Kore e delle ex sedi decentrate; l’allargamento degli organi di governo dell’Ateneo al fine di consentirvi la partecipazione a rappresentanti delle diverse istituzioni territoriali coinvolte; le conseguenti; modifiche statutarie della Kore per includervi tutte le previsioni; i necessari adeguamenti al regolamento didattico di ateneo della Kore; la statizzazione dell’Ateneo con l’impegno a mantenerne la piena autonomia istituzionale; il mantenimento della sede centrale in Enna dell’Università statizzata, quale previsione immodificabile ai sensi dell’articolo 2 dello statuto vigente. Si tratta, come è specificato nel verbale, di condizioni vincolanti che il Consiglio della Kore pone delle prerogative ad esso riconosciute all’articolo 8 dello statuto.

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redazione-vivienna