Enna. Precari Enti Locali. Elio Galvagno (Pd): “Possibile la prosecuzione dei contratti”
* Enti-Associazioni-Sindacati - 24/06/2010
Enna. “Credo che dovremmo tutti fermarci un minuto e riflettere in ordine alla questione dei cosiddetti “precari” degli Enti locali, che tanto sta angustiando numerose famiglie siciliane”.
Così esordisce Elio Galvagno, deputato regionale del PD, sulla prosecuzione delle attività di quei lavoratori i cui contratti sono già scaduti o andranno a scadere il prossimo 30 giugno.
“Con circolare n.99 del 31 dicembre 2009, l’Assessorato Regionale del Lavoro ha emanato le direttive in ordine al prosieguo delle attività e delle misure di stabilizzazione con oneri a carico del fondo unico per il precariato, di cui alla Legge regionale 29 dicembre 2009, n.13. Nella predetta circolare – dice l’On. Galvagno – si legge chiaramente che gli Enti Locali della Regione Sicilia possono procedere, in esecuzione delle varie leggi regionali, alla prosecuzione dei contratti di lavoro in essere, mantenendo inalterato il rapporto giuridico. Per dirla ancora più chiaramente – continua il deputato del Pd – è possibile procedere alle conferme dei contratti già perfezionati senza incorrere nei rigori previsti dal mancato rispetto del patto di stabilità.
Nella stessa circolare, infatti, è detto in maniera inequivocabile che, in assenza di diverse disposizioni normative, è possibile il proseguimento della efficacia della nomina senza particolari adempimenti di natura sostanziale e/o procedimentale.
I contratti dei lavoratori della Provincia Regionale, che andranno a scadere il 30 giugno prossimo venturo, possono essere validamente confermati alle stesse identiche condizioni dei contratti in essere. Così’ anche per l’Ente Autodromo Pergursa, per il Consorzio Universitario Ennese e per tutti i Comuni della Provincia di Enna.
Cosa diversa – conclude l’On. Galvagno – è la stabilizzazione definitiva (assunzione a tempo indeterminato, anche part time) per cui si stanno cercando soluzioni proprio in questi giorni ed in queste ore”.