A Villapriolo il tempo sembra essersi fermato. “Da un anno – dice il consigliere comunale Antonino Allegro – in piazza La Furia, cuore della nostra piccola comunità, sono sempre le ore 13. No, non è una battuta. E’ davvero quella l’ora mostrata sui quadranti posti ai quattro lati della torre dell’orologio che domina da oltre sessant’anni la piazza. Il tutto, ovviamente, con il comprensibile disappunto della gente che guardando i quattro quadranti li vede spenti con le lancette ferme e l’assoluto silenzio dei rintocchi che scandivano ritmicamente ogni quarto d’ora il tempo. A risentirne di più – sottolinea Allegro – gli anziani, ma anche tanti cittadini che da un sessantennio hanno organizzato la propria vita quotidiana al rintocco dell’orologio della torre”. Dal 1948, anno in cui venne eretta la torre, comunemente chiamato “u ralogiu”, è diventato il simbolo più prestigioso del paese. Intere generazioni hanno regolato la propria vita quotidiana sul rintocco puntuale, particolare quello di mezzogiorno e mezzanotte, che si ascoltava da ogni parte del paese. Ora, la torre senza l’orologio funzionante, sembra denudato, spoglio col disappunto che cresce a macchia d’olio. “La vicenda è nota – sostiene l’assessore Mimmo Russo – Tra l’altro l’ho spiegata a molti cittadini. Quando le lancette dell’orologio mesi fa si bloccarono pensammo ad un guasto di poco conto e che sarebbe stato riparato nel giro di poco tempo. Poi, invece, il guasto si è rilevato piuttosto serio, come si evince dal preventivo fatto dalla ditta specializzata in questo tipo d’intervento. Occorrono 2 mila e 500 euro, somma che non era disponibile nel bilancio del 2009, ma che invece abbiamo provveduto ad inserire in quello del 2010 che approveremo in questi giorni. Non appena il nuovo bilancio sarà operativo, daremo seguito all’iter della pratica (o meglio del preventivo) per ridare al paese il tradizionale rintocco dell’orologio. Pensiamo di metterlo in funzione entro il mese di agosto”.
Giacomo Lisacchi
