Enna. Accertata la presenza della Martora nella riserva di Pergusa

Enna. Durante un appostamento mattutino, con macchina fotografica e videocamera, per riprendere gli uccelli che frequentano le rive del lago di Pergusa (tra cui il Pollo sultano che ormai si lascia intravedere in coppia), ci si è imbattuti in un bellissimo esemplare di Martora, Martes martes (nella foto di Paolo Bellavia) che è stato fotografato e filmato. Si tratta di un evento ormai atteso dalla dr. Rosa Termine, biologa dell’Università Kore di Enna, poiché, già dal 2008, diverse volte aveva osservato e documentato questa specie, mentre attraversava la strada che da Enna porta a Pergusa; inoltre, esemplari uccisi da collisioni con le macchine erano stati segnalati nelle pendici di Enna.
La Martora, in siciliano Piddrittuni, appartiene ai Mustelidi, famiglia che comprende pure i famosi Visoni, Ermellini e Zibellini, animali noti per la bella e folta pelliccia, ma che non vivono in Italia. Tutti i Mustelidi hanno ghiandole anali che secernono una sostanza oleosa dall’intenso odore muschiato presente nelle feci e che serve per marcare il territorio. Un altro mustelide siciliano è la Donnola (in siciliano piddrotta), il carnivoro più piccolo del mondo, che ha un corpo lungo al massimo 27 cm; essa è più comune ed è nota per l’assalto ai pollai.
La Martora presenta una pelliccia dal vario colore bruno, con macchia pettorale color crema o arancio, orecchie piccole e triangolari. Ha un corpo flessuoso, per la colonna vertebrale flessibile, lungo fino a 51 cm (peso fino a 2,2 kg) e si muove con un’andatura rapida e saltellante; ha zampe corte, adattate ad inseguire le prede tra la fitta vegetazione, con artigli lunghi, ricurvi e non retrattili; grazie ad essi e alla coda irsuta riesce a mantenere l’equilibrio sui rami degli alberi dove, nei cavi, costruisce la tana.Essa raggiunge la maturità sessuale a circa 2 anni e può vivere fino a 18 anni. Come la maggior parte dei mustelidi ha una gestazione lunga (8-10 mesi), ciò permette di sincronizzare la nascita dei piccoli con la buona stagione. E’ un animale solitario, attivo prevalentemente di notte e al crepuscolo, ma nel periodo primaverile- estivo è possibile incontrarlo anche di giorno. Come gli altri mustelidi, ha una tipica dentatura da carnivoro, con canini acuti e prominenti, muso corto ed ovale. Il suo spettro alimentare è molto variabile mangiando dai vertebrati di piccola e media taglia, agli insetti e non disdegnando frutta e bacche selvatiche. In primavera, durante la riproduzione, preda pure gli uccelli.
Sino ad una trentina di anni fa era presente perlopiù negli ecosistemi boschivi e con macchia mediterranea molto fitta dei principali comprensori montani della Sicilia; mentre oggi si rinviene anche in zone con vegetazione mediterranea bassa, intorno ad ambienti umidi, dove è in espansione. Utilizza i valloni, i torrenti e la vegetazione ripariale ad essi associata, sia come nuovi territori di caccia, sia come corridoi per potersi spostare da un luogo all’altro.
Si tratta di una specie protetta da Legge Nazionale oltre che da Convenzioni Internazionali. Purtroppo è spesso cacciata illegalmente soprattutto per la sua bella pelliccia invernale, oltre ad essere minacciata dalla distruzione (specialmente per incendi) dell’ambiente boschivo; spesso, inoltre, viene ritrovata investita sulle strade di traffico autoveicolare.
Il ritrovamento della Martora nell’area protetta pergusina avvalora il ruolo conservazionistico della Riserva al fine di tutelare la “biodiversità”; oltre che, come laboratorio all’aperto, permettere l’osservazione della diversità di specie presenti.

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redazione-vivienna