Enna. Attuale normativa antimafia, le modifiche apportate alla normativa in materia di beni sequestrati e confiscati alla mafia, Pon Sicurezza sono stati gli argomenti più importanti che sono stati trattati nel corso della riunione interprovinciale delle Autorità di Pubblica Sicurezza della Sicilia Orientale, coordinata dal prefetto di Catania, Vincenzo Santoro, presenti i prefetti di Enna, Perrotta, Messina, Alecci, Ragusa, Cannizzo, Siracusa Floreno, i vertici delle tre Forse dell’Ordine delle cinque province, il comandante regionale dei Carabinieri di Sicilia, generale Coppola, il comandante regionale della Guardia di Finanza, generale Achille, i dirigenti della Direzione investigativa Antimafia di Caltanissetta, Catania e Messina. A ricevere gli illustri ospiti è stata il prefetto Giuliana Perrotta, che ad apertura di seduta, ha porto il benvenuto a tutti, invitandoli, dopo la riunione, ad una visita del capoluogo ennese, quindi inno di Mameli ed inizio dei lavori con un’introduzione del coordinatore prefetto Vincenzo Santoro, il quale ha sottolineato come si sente la necessità di un continuo coordinamento tra gli operatori della Pubblica Sicurezza per attivare tutte le procedure e le attività di controllo che consentano di debellare la criminalità organizzata, mentre per quanto riguarda il sequestro dei beni confiscati al mondo malavitoso la costituzione recente di un’agenzia dovrebbe poter consentire un iter burocratico più celere nella confisca di questi ben e, quindi, l’assegnazione degli stessi alla società civile. Maggiori e migliori sistemi di sicurezza, tesi a diminuire il potere mafioso e dare maggiore tranquillità alla collettività. Il prefetto Santoro ha anche sottolineato come questi incontri interprovinciali si succederanno con una certa frequenza e serviranno a fare il punto della situazione per quanto riguarda la lotta alla mafia e gli ambienti malavitosi che operano nel territorio della Sicilia Orientale.