E adesso domenica prossima, sui tracciati ferroviari del territorio piazzese, torneranno in massa gli appassionati biker siciliani per rendere omaggio con la loro agonistica fatica ad un percorso che odora di zolfo e di storia. Attraverseranno l’area di rimboschimento del 1963 ad eucalipto (che testimonia lo spirito di una Regione imprenditrice che allora voleva superare il suo disagio sociale progettando una industrializzazione nel settore della carta); i ciclisti attraverseranno il tracciato e le gallerie di quella ferrovia che fu costruita nel 1924 per sostenere l’economia dello zolfo più puro e redditizio dell’Isola.
Al Parco della Ronza, nel cuore della Riserva orientata “Rossomanno-Grottascura-Bellia”, gli amanti della mountain-bike si fermeranno per un momento celebrativo e conviviale a base di salsiccia alla brace. La striscia di sedime ferroviario, che attraversa uno dei più suggestivi ambienti dell’interno della Sicilia, pur così assiduamente frequentata dagli sportivi, è tuttavia in questi giorni al centro di qualche sommessa polemica per la scelta della Regione Sicilia di non finanziarne il recupero, almeno nella prima tranche di spesa per le Greenways siciliane.
La Greenway degli Erei si è posizionata, nei suoi due tronconi, al nono e undicesimo posto della graduatoria pubblicata dall’Assessorato regionale al Territorio: entrambi sono fra i progetti approvati e non finanziati.
– Ci sarà possibilità di recupero per le nostre piste ciclabili? Lo abbiamo chiesto a Totò Trumino, Presidente dell’Associazione Fiab “I Vispi siciliani”.
«Dopo lo sconforto iniziale nel leggere la graduatoria regionale – ci risponde Totò Trumino – ci siamo rincuorati per gli impegni assunti dalle forze politiche provinciali che si attiveranno per ottenere un ulteriore finanziamento a copertura dell’intero parco progetti presentato. Noi abbiamo parlato di mobilità dolce perché riteniamo che dolce debba essere il percorso di suddivisione a tutte le aree dell’Isola delle risorse disponibili. Non ci sembra possibile che lo sforzo della Regione debba essere compiuto solo per alcune provincie e non per tutte. Diversamente più che dolce la nostra mobilità sarà amara».
– Come continuerà il vostro impegno per valorizzare gli itinerari più suggestivi della nostra città e dei suoi dintorni?
“Stiamo creando una nuova sensibilità al gusto della scoperta dell’habitat attraverso la bici. In questo siamo confortati dal crescente entusiasmo di chi si avvicina all’esperienza del conoscere una realtà ambientale di straordinario interesse. Per questo – dice ancora Totò Trumino – abbiamo voluto varare diverse iniziative che vanno dai più giovani, con la giornata denominata “Bimbimbici”, alla “Giornata nazionale delle Ferrovie dimenticate” e al ciclo “Alla scoperta dei luoghi dei Siciliani antichi”. Così si è prodotto all’interno della nostra comunità, un vero e proprio movimento, che si arricchisce ogni giorno di più di esperienze e di sostenitori”.