CENTRALITA’ GEOGRAFICA, UNIVERSITA’ E DEMOCRAZIA PARTECIPATA:
Punto principale del nuovo percorso amministrativo sarà la centralità geografica della nostra realtà comunale, come leva per proiettare Enna in una centralità culturale, sociale, politica ed economica della Sicilia, trasformandola in un laboratorio di innovazione capace di dare soluzioni nuove ai problemi della nostra realtà, in cui ciascuno possa dare il proprio contributo in termini di idee e di collaborazione. Enna, quindi, realtà geografica, politica e culturale della Sicilia e del Mediterraneo, grazie anche all’ormai radicata presenza dell’università e alla realizzazione di grosse opere che si vanno progettando anche nei comuni della provincia, ivi comprese alcune opere infrastrutturali, come la Nord-Sud che determina per la nostra Città la possibilità di essere facilmente raggiungibile da ogni parte dell’Isola. L’università e la sua crescita, anche in termini di presenze di tantissimi giovani, deve essere ulteriormente “ascoltata” dal comune, nell’ottica di un sempre più stretto rapporto con la nostra realtà, che si candida a divenire una città universitaria a tutti gli effetti. Consapevoli che per raggiungere tale obbiettivo sarà necessario avviare una nuova e più moderna politica dei servizi e, più complessivamente, una nuova idea di città che sia in grado di “contaminarsi” della presenza di una vasta popolazione giovanile, quale quella studentesca, potenzialmente in grado di rivitalizzare il tessuto sociale ennese. Occorre stabilire un rapporto continuo tra il Comune e i nostri giovani ospiti, rendere a loro e ai cittadini residenti, una serie di servizi ed opportunità che possano aggregare nuove idee e investimenti; che possano determinare una integrazione sociale vera che sia fatta di accoglienza e reciproco sostegno, di servizi e di strutture, pubbliche e private, in grado di “fidelizzare” lo studente alla città.Per fare ciò sarà anche necessario valorizzare e coinvolgere tutte le energie della nostra città, con un ampio coinvolgimento della collettività nelle scelte amministrative, nell’ambito di un clima di collaborazione e di valorizzazione di quanto di positivo già è stato fatto e di quanto ancora sarà necessario fare, partendo da una rivisitazione del territorio urbano e delle sue esigenze attuali e future. La nuova amministrazione, in continuità con l’adozione del “bilancio partecipato”, dovrà consentire maggiori regolazione e sviluppo delle possibilità dei cittadini di partecipare alla costruzione del Bilancio Comunale al fine di eticizzare l’azione politica del Comune.
PATTO PER ENNA:
Punto di riferimento fondamentale, in questo senso, sarà il Piano Strategico della nostra città, che già delinea le linee guida lungo le quali muovere le principali attività amministrative che essenzialmente ruotano attorno a tre assi: “Reti urbane”, “Interazioni imprenditoriali” e “Relazioni istituzionali”, ovvero attivazione di percorsi di connessione delle risorse territoriali e di riqualificazione urbana, dando piena attuazione ai relativi piani già approvati dalla passata amministrazione che devono essere integrati costantemente dalle nuove esigenze che il territorio e i cittadini manifesteranno. Occorre stabilire una nuova stagione di rapporti con le realtà imprenditoriali locali, anche attraverso la promozione delle produzioni locali e alla incentivazione di nuove esperienze e idee progettuali. Una più forte idea di democrazia partecipata, attraverso la sperimentazione di nuove forme comunicative e di partecipazione diffusa, non può che aiutare questo percorso che per quanto possa sembrare difficile diventa possibile attraverso la creazione di un Patto tra il Comune e la Città. Occorre mettere in atto soluzioni che aprano sempre più il Palazzo ai Cittadini, con la creazione di un Patto per Enna, che definisca ruoli e competenze per gli amministratori, per funzionari, partiti, organizzazioni sindacali e di categoria, per movimenti, altre istituzioni, ma soprattutto per i singoli cittadini.Ad esempio, tra Comune e residenti dei quartieri occorre stabilire un Patto che veda gli stessi cittadini non soltanto denunciare le carenze amministrative ma partecipare alla ricerca comune della soluzione; un Patto tra Comune e organizzazioni sportive, culturali e ricreative, nonché gli stessi cittadini che facciano della Città una palestra open air, con l’installazione di piccoli attrezzi sportivi nelle piazzette della città (canestri da basket, reti di pallavolo…), dove gli stessi cittadini si impegnano a vigilare sul loro funzionamento; un Patto tra Amministrazione e writers, dove il Comune si impegna a trovare spazi per la realizzazione di questa forma di arte urbana e i writers si impegnano a non disegnare fuori da quanto stabilito nel “Patto”.Un Patto Internazionale verrà stabilito tra la Città e i suoi figli ospiti in altre regioni italiane o all’estero, in un continuo scambio, anche attraverso gemellaggi, che renda partecipi tutti del progetto e che metta in condizione di reciproco aiuto la comunità ennese, quella residente e quella che è dovuta emigrare.
LABORATORIO CULTURALE DEL MEDITERRANEO:
ENNA EVENTI
La riapertura del Teatro Garibaldi, gli interventi effettuati attorno al Castello di Lombardia, la riapertura del Campo di Atletica, devono ora essere sfruttati in termini di fruizione continua, sia da parte dei residenti che dei turisti, grazie anche alla promozione di eventi di interesse regionale, nazionale ed internazionale. Il Comune si dovrà adoperare, con la partecipazione delle risorse umane presenti in Città e fuori, e grazie alla collaborazione di tutte le organizzazioni che si legano all’attività amministrativa con il Patto per Enna, per organizzare almeno un grande evento mensile.Le direttrici vanno ritrovate nella volontà che questa Amministrazione promuoverà con la dichiarazione di Enna come Città denuclearizzata, Città della Legalità, Città dei Giovani, Città della Cultura, Città della Pace e Città della Solidarietà e delle Pari Opportunità. Occorre stabilire chiarezza e dare serenità alle famiglie sulla effettiva presenza o meno nel nostro territorio di fonti di inquinamento ambientale, a partire dalla miniera di Pasquasia. Bisogna ricollocare le antenne dello Spirito Santo lontano dal centro abitato; promuovere un continuo controllo degli atti amministrativi da parte dei cittadini per fare del Comune un Palazzo di Vetro, assolutamente trasparente e pulito; organizzare un incontro mensile di ampio respiro che ponga Enna al centro dell’interesse nazionale recuperando i Premi “Neglia” e “Savarese”; promuovendo la creazione di un Festival del Jazz, di un Festival della Canzone e delle tradizioni Popolari, di un Festival del Teatro e del Teatro d’Avanguardia, di una Fiera delle Energie Alternative ed eco-compatibili, ed altre esperienze che in funzione del Patto si determineranno, compreso un incontro annuale per la Pace e per i Diritti Umani che metta insieme le diverse esperienze politiche, le diverse tradizioni etniche, e le religioni, affinché Enna diventi promotrice di una continua attività a favore della Pace nel Mondo. Tutto questo deve essere affrontato utilizzando non solo le risorse migliori che il territorio offre, ma anche con l’aiuto degli ennesi che ad Enna non hanno potuto trovare cittadinanza e prestano la loro attività in ogni parte del mondo, trasformandosi da “emigranti” dell’inizio del secolo, ad “ambasciatori” della nostra cultura. Quest’ultimi vanno richiamati ad un nuovo rapporto con la città e a loro deve essere offerta la possibilità di fare ritorno a casa, garantendo, anche con formule innovative, la possibilità di scegliere il loro futuro, e non di determinarlo giustificandolo con la povertà del territorio. Infine, la Città deve valorizzare e sostenere le capacità di chi è stato meno fortunato e deve investire sulla riuscita del Patto, attraverso chi, diversamente dalla norma, può o ha già saputo sviluppare le sue potenzialità. Una Città che riconosca la risorsa che la diversità, anche generazionale, può garantire, aprendo nuove possibilità di partecipazione e di concezione del tessuto urbano ai diversamente abili, ai bambini e agli anziani, ostacolate da valutazioni preconcette e sbagliate. Enna deve sostenere le famiglie meno abbienti non solo con le formule già in uso del sussidio, ma offrendo opportunità di crescita e mobilità sociale innovative ed ispirate alla volontà di riscatto e di crescita che risiede in ogni uomo.
LA CITTA’ DI TUTTI
Occorre riaprire “la piazza” all’intera collettività ennese, sia residente che stanziale, come era fino ad un ventennio fa, dimostrando capacità di accoglienza solidale e non discriminante e riempendo l’agorà di cittadini, mescolati per età, genere, cultura, reddito, posizione sociale … solo dalla continua contaminazione di esperienze ed esigenze diverse può nascere la Città del Futuro. Dobbiamo coltivare il sogno di sapere fare del capoluogo più alto d’Italia, la Città più umana d’Italia, dove i cittadini valgono più delle automobili, dove i ragazzi hanno titolarità, dove i diversamente abili sono una risorsa, dove la criminalità non trova residenza, dove l’imprenditoria diventa sviluppo del territorio, dove le risorse vengono investite in termini di efficacia ed efficienza, dove i cittadini sono titolari dell’azione politica e l’Amministrazione punta su un progetto comune, dove le discriminazioni, la rabbia, l’intolleranza vengono sopraffatti dal buon senso, dal sorriso e dal coraggio dei sentimenti. La riorganizzazione strutturale dell’Ente deve offrire ad ogni dipendente la possibilità di scegliere il lavoro che intende fare, garantendo la propria serenità e la possibilità di una crescita continua, determinando altresì una efficace, efficiente ed economica azione a favore dei cittadini. In particolare si intende implementare tutte quelle azioni ed interventi di politica del personale dell’Ente tendenti a recuperare all’interno dell’organizzazione comunale un “clima” motivazionale e valoriale; riorganizzare la struttura più per processi e meno per funzioni, in modo che risulti più diffuso il livello delle responsabilità e della partecipazione; ricercare le risorse per attuare uno studio complessivo della macchina comunale per recuperare efficacia ed efficienza ed inserire strumenti reali di valutazione del lavoro, dai dirigenti a tutti i dipendenti; ricercare le risorse per attuare una analisi del fabbisogno formativo del personale dell’Ente e redazione di un Piano pluriennale della formazione dei dipendenti che diventi per questi un documento programmatico di offerta formativa interna all’Ente; creare all’interno dell’Ente un Ufficio per la Formazione continua e permanente del personale a tutti i livelli funzionali. L’ufficio organizzerà annualmente l’offerta formativa e le attività di formazione e aggiornamento che potranno realizzarsi (attraverso convenzioni e protocolli d’intesa specifici) con il partenariato di Centri di formazione professionale presenti in città e, in particolare, con l’Università Kore di Enna.Pertanto un Comune aperto ed innovativo che preveda di potenziare i servizi di front office anche decentrandoli sul territorio, utilizzando le sedi distaccate dell’anagrafe; di sviluppare un E-Government efficiente ed efficace ma soprattutto inclusivo delle diverse fasce della popolazione; di potenziare il portale della rete civica Ennese, come strumento per la comunicazione, la partecipazione e la diffusione di cultura; di rispettare le leggi sulla trasparenza amministrativa e il rispetto dei tempi di risposta al cittadino, garantendo una più veloce risoluzione dei problemi e un maggiore controllo da parte dei cittadini. Ma l’idea di una Città che sia di tutti passa anche attraverso azioni immediate e precise, alcune delle quali verranno di seguito individuate, altre verranno proposte ed elaborate insieme ai cittadini nell’ottica del Patto per la Città.
VIVIBILITA’, MOBILITA’ E POLITICA DEL TERRITORIO:
Sarà affrontato il tema relativo alla riqualificazione complessiva di Enna Bassa, il recupero urbanistico della parte alta della città e, soprattutto, dovrà essere affrontato in maniera sostanziale e scientifica il tema della viabilità urbana, con la ricerca di soluzioni che garantiscano anche una migliore qualità della vita di ciascun cittadino.Per giungere a tale obbiettivo sarà necessario ripensare l’intero impianto della città. Una nuova idea di città, quindi, che passa per la “vocazione” dei quartieri, con una parte alta che si candida a diventare il “salotto” cittadino, da difendere dalla quotidiana aggressione delle automobili e da valorizzare nel patrimonio monumentale e culturale, e una parte bassa che, insieme a Pergusa, diventi sempre più “città dei servizi, dello sport e del tempo libero”.In questo quadro sarà necessario pensare ad un nuovo sistema di viabilità e di collegamento tra le varie parti della città, che consenta innanzi tutto maggiore presenza ed utilizzo dei servizi pubblici a discapito dell’uso dei mezzi privati, con soluzioni che garantiscano un efficiente sistema di collegamento alternativo. Tutto ciò senza dimenticare la creazione di aree di parcheggio al servizio di sempre più estese isole pedonali e di recupero di grandi aree fino ad oggi diversamente utilizzate come quella dell’attuale perimetro della casa circondariale, impegnandosi a ricercare le condizioni per la costruzione di una nuova struttura in altro sito.Altro tema di grande importanza sarà l’avvio di una forte azione in tema di decoro urbano attraverso il varo di incentivi per il recupero delle facciate nel centro storico, sfruttando la presenza dell’Università anche nella parte alta della città al fine di predisporre un piano di recupero e utilizzo delle abitazioni del centro storico. Tutto ciò senza dimenticare un forte sostegno al percorso già intrapreso dal Centro Commerciale Naturale, quale elemento fondamentale della rinascita anche economica del nostro centro storico. Sarà inoltre varato un piano straordinario di pulizia della città, contestualmente, dal centro storico agli altri quartieri. In questo piano saranno previste la costituzione delle squadre operative di decoro urbano, composte da LSU o ex RMI, che avranno il compito di effettuare la pulizia della città ma anche la manutenzione delle aree a verde. Tutto ciò inquadrato in una nuova stagione di rapporti con il soggetto gestore del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani, che dovrà produrre un fortissimo impulso alla raccolta differenziata, da sostenere con apposite campagne informative e con la ricerca e l’introduzione di incentivi economici.
PATTO CON I GIOVANI
FONDO DI GARANZIA PER I GIOVANI: In questo modo si potrebbero convenzionare delle banche per creare una specie di prestito d’onore per la formazione: sarebbe possibile avere finanziati master, innovazione tecnologica e cultura (con la possibilità di avere una parte a fondo perduto in caso di successo e di ritorno ad Enna per lavoro); per la casa: sarebbe possibile finanziare spese sostenute per gli affitti e i mutui casa dei giovani con contratto precario.
INIZIATIVE PER IL LAVORO: Creazione dell’Erede di impresa: un meccanismo che metta in relazione le imprese che stanno per chiudere con giovani che vogliono aprire attività simili. In questo modo da una parte si eviterebbe di disperdere il patrimonio aziendale e dall’altro si eviterebbe di cominciare da zero; finanziamenti per le idee imprenditoriali che hanno ricevuto un diniego dalla banca motivato dall’assenza di garanzie. Le buone idee non hanno bisogno di garanzie ma di persone che intendono scommetterci. Finanziamenti per i giovani universitari della Kore che vogliono aprire uno studio professionale.L’utilizzo della Stazione Ferroviaria come laboratorio per gli artisti e i giovani in collaborazione con Le FF.SS. Il potenziamento dell’attività svolta dalla Casa di Giufà e la trasformazione di quella esperienza in laboratorio per Enna Eventi. La creazione di piste ciclabili ad Enna Bassa ed abbattimento di barriere architettoniche in tutta la città.Il patto deve essere a misura delle giovani generazioni consentendo: Promozione di iniziative che possano “risvegliare” la cultura e la creatività dei cittadini. Promozione di una politica di gestione degli spazi comunali inutilizzati che preveda la partecipazione delle cooperative giovanili. Promozione di opportunità di mobilità internazionale. Promozione di attività di volontariato e di servizio civile ad enna.Promozione di una giornata del volontariato in occasione dell’anno europeo sul volontariato 2011. Incentivazione della mobilità urbana tra Enna alta ed Enna bassa attraverso i mezzi pubblici a basso costo per gli studenti. Sviluppo di incontri di studio e analisi sulla situazione patrimoniale immobiliare disponibile ad Enna alta al fine di pensare ed ideare una città\albergo (zona enna alta) per gli studenti a costi di affitto limitati e contrattazione agevolata. Promozione della conoscenza della città attraverso l’apertura degli spazi pubblici ai giovani con iniziative artistiche e culturali. Implementazione della fruizione di strutture culturali e sportive per giovani universitari e non. Incentivazione delle occasioni di collaborazione tra le istituzioni pubbliche e l’università. Rinnovamento dell’impegno assunto dal Comune di Enna nel tavolo di elaborazione sulle politiche giovanili e univesitarie attraverso il progetto SPOKE. Attivazione e implementazione di un percorso di dialogo con le strutture di orientamento al lavoro della nostra città, permettendo. Promozione di un bando pubblico rivolto ai giovani (svariate tematiche da poter scegliere e metodi – artistico pittoriche, scritti o poesie ect..).Rinnovamento l’impegno sull’organizzazione della “Mezzanotte Bianca” ad Enna come occasione annuale di incontro tra i giovani e la città.
AGRICOLTURA ARTIGIANATO ED ATTIVITA’ PRODUTTIVE
La globalizzazione della comunicazione consente di individuare produzioni di nicchia, che nel territorio ennese possono trovare l’humus necessario alla specifica coltivazione; la ricerca di tali prodotti richiesti dal mercato, sostenuta dal Comune in uno con le altre istituzioni interessate, deve offrire ai produttori agricoli la possibilità di diversificazione del prodotto per renderlo attraente e competitivo sul piano internazionale.La produzione di un marchio di identificazione e di garanzia della Qualità renderà più semplice lo sviluppo dell’imprenditoria agricola. Lo stesso vale per la produzione artigianale, compresa la realizzazione dell’ampliamento dell’attuale zona e la ricerca di una nuova area per una più estesa attività artigiana che veda recuperare attorno all’attività manuale una opportunità per i giovani, legata anche al design moderno che può trovare una sponda progettuale in un accordo con l’Università e le Organizzazioni di Categoria.Il Commercio deve ritornare ad essere elemento di propulsione sociale, con un Patto, già avviato, il Centro Commerciale Naturale, e nuove idee che si determineranno di comune accordo tra i partecipanti al Patto.
POLITICHE EDUCATIVE, SERVIZI SCOLASTICI, GIOVANI ED ANZIANI
Un Comune moderno deve:Mantenere e consolidare i servizi alla persona come condizione essenziale per la qualità della vita e delle pari opportunitàSviluppare il tempo pieno e quello prolungato nelle scuole elementari e medie;Ottimizzare e rendere più efficiente lo “scuolabus”;Sviluppare e approvare, in accordo con i Comuni della provincia di Enna, il Piano Educativo di Zona come strumento di indirizzo e coordinamento delle politiche educative per l’infanzia in un’ottica di integrazione, di efficacia ed efficienza dei servizi educativi;Contrastare sul fronte socio-educativo il disagio sociale e l’abbandono scolastico con particolare attenzione alle fasce meno protette della popolazione e favorire l’integrazione sociale e culturale dei bambini stranieri;Promuovere interventi di educazione non formale, che integrandosi con gli interventi scolastici, offrano ulteriori opportunità di educazione e socializzazione (laboratori pomeridiani, attività estive, ludoteche, etc.)Una revisione delle scuole che le metta in sicurezza è l’elemento iniziale di ogni ragionamento che si appartiene alla pubblica istruzione. I nostri ragazzi devono frequentare posti sicuri, e lì dentro prepararsi ad affrontare le sfide della società in un rapporto organico con il comune e la città tutta attraverso una fitta relazione culturale che superi i confini delle indicazioni della didattica ministeriale. L’apertura della Università della Terza Età e le attività per le anziane e gli anziani ennesi devono superare i confini del “passatempo” e trasformarsi in azioni produttive comprese le produzioni cartacee, video, sonore di “ricordi” che devono trasformarsi in “documenti” etno-antropologi, anche in collaborazione con le altre istituzioni, ad iniziare dalla Soprintendenza per i Beni Culturali.
POLITICHE PER LA FAMIGLIA E LA CASA
Un’attenzione particolare sarà rivolta dal nuovo Comune alle poliche di sostegno alla famiglia con la promozione di interventi atti a:Creare un Osservatorio sulla Famiglia con l’utilizzo dei moderni strumenti informatici e telematici, preferibilmente in partenariato con un Dipartimento di studi e ricerche sociologiche dell’Università Kore;Creare e sostenere un “fondo” per il sostegno alla locazione per le fasce più deboli della popolazione;Realizzare una forte integrazione di funzioni residenziali, commerciali e di servizio nelle nuove aree di sviluppo residenziale, e in quelle esistenti, anche con l’apporto di risorse private che realizzino quote consistenti di edilizia sociale;Promuovere azioni di accompagnamento all’alloggio sociale attraverso la realizzazione di una rete tra soggetti istituzionali e volontariato sociale per il sostegno ai soggetti socialmente deboli nella integrazione sociale e cittadina a partire dal diritto alla casa;Ricercare nel mercato alloggi da locare a canone concordato per le esigenze abitative dei cittadini con particolare attenzione ai giovani (giovani coppie, studenti fuori sede) e gestire la pratica di locazione;Attivare un fondo di rotazione per il sostegno all’inquilino in caso di difficoltà momentanea a pagare il canone;
LO SPORT E LA NATURA
Lo sport diventa in questo contesto elemento di spinta alla partecipazione popolare, elemento di inclusione sociale e culturale, ponendo una particolare attenzione agli anziani, alle scuole e alla realizzazione di azioni coordinate tra l’ambito socio-sanitario e gli enti di promozione sportiva atte a sensibilizzare i cittadini all’attività motoria come fattore di benessere e di salute. La cultura dell’attività motoria, ricreativa e sportiva, dovrà coniugare le esperienze di sport sociale con quelle di sport di prestazione, con un interesse rivolto al circuito pergusino. Mantenendo il sostegno allo sport agonistico, che vede la rappresentazione del simbolo della città, si dovrà sviluppare una concezione di sport popolare che sia meno improvvisato e più organizzato, ad esempio creando spogliatoi e docce pubblici da utilizzare a Pergusa, meta di tanti cittadini che fanno jogging e prevedere la possibilità di una gestione integrata degli impianti sportivi cittadini per realizzare economie di scala da reinvestire nella promozione delle attività coinvolgendo in questo disegno anche l’Università Kore.Il già citato progetto di Enna Sport Open Air, con la realizzazioni di microstrutture sportive nei quartieri si inserisce in questa logica.Oltre il quartiere e le attrezzature sportive propriamente identificate, la creazione di nuovi parchi urbani, a partire da quello di Enna Bassa e continuando con quello della Baronessa e delle Pendici, oltre che al Parco del Castello, in uno con le due ville comunali che vanno ripristinate e migliorate, favoriscono l’attività sportiva popolare e il relax dei cittadini. All’interno delle ville comunali e in altre aree che saranno individuate, la possibilità dell’utilizzo gratuito di internet favorirà l’aggregazione dei cittadini e la vivibilità di tali aree.
URBANISTICA, CITTA’, PERGUSA, BORGHI
L’approvazione del PRG favorirà una immediata riproposizione di città che deve essere ri-disegnata secondo le direttrici di una continua evoluzione che porterà alla città che vogliamo. Il recupero del centro storico, dei quartieri di Enna e la riqualificazione turistica, naturalista, sportiva e convegnistica della Città, di Pergusa e dei borghi, ad iniziare da Borgo Cascino, devono tendere ad una nuova quotidianità di vita che veda l’uomo al centro e che contempli ogni possibilità di migliorare il rapporto uomo-città, curando ambiente, mobilità, storia e futuro nel pieno rispetto dell’individuo. L’arredo urbano e “l’adozione” di porzioni di città da parte diretta dei cittadini favorirà il percorso di ridisegno della città, della sua cura e della sua ospitalità. La fruizione dei monumenti, la progettazione del Teatro a Lombardia, la valorizzazione dei siti archeologici ed etno-antopologici, o naturalistici, come Rossomanno o il Parco di Floristella, devono essere rivalutati in un unicum con la città e le occasioni di turismo e le presenze esterne.Insito nel Patto per Enna, trova spazio il rispetto per la natura e per gli animali. E’ ormai imprescindibile la realizzazione di un canile comunale che metta gli animali randagi in condizione di vivere nel migliore dei modi, in attesa di affido che verrà promosso con azioni di sensibilizzazione.
BILANCIO E RISORSE
L’Amministrazione Agnello ha avuto il merito di fare uscire fuori dalla tragedia finanziaria il Comune di Enna. Si deve continuare il percorso di buona amministrazione delle risorse finanziarie e ricercare attraverso una progettualità, estesa e indirizzata alla ricerca di fondi pubblici e privati, tutte le possibilità per scaricare quanto più è possibile il peso tributario che grava sui cittadini, promuovendo l’investimento, nel segno dello sviluppo e della solidarietà, delle risorse che verranno trovate ed innescando un circuito virtuoso di ricchezza pubblica. L’investimento dei privati nelle attività pubbliche, reso trasparente e chiaro, deve diventare una opportunità in più per la città, trovando il punto di incontro tra beneficio degli investitori, ricchezza sociale dei cittadini e occasioni di lavoro.
Questa parte di programma, fermo nelle direttrici finali ma flessibile nel dettaglio proprio in funzione del Patto, verrà affrontato nell’arco dei cinque anni, in incontri con i cittadini che mi impegno a svolgere quindicinalmente nei diversi quartieri o per diversi settori dove, nel rispetto del Patto, si valuteranno difficoltà e successi … Insieme si ricercheranno le soluzioni possibili da mettere in atto.
Paolo Garofalo