Enna. “E’ vero che da Palermo insistono perché faccia il candidato a sindaco del capoluogo ennese, ma è anche vero che il Pdl Sicilia ad Enna ha un suo progetto, che vuol dire candidatura dell’avvocato Maria Teresa Montalbano, ed è un progetto al quale non si vuole rinunziare“. Così l’onorevole Ugo Grimaldi, dopo aver constatato che da diversi giorni a Palermo ed Enna si parla di una sua candidatura a sindaco, perché Pdl Sicilia e MpA lo vorrebbero candidato. Intanto, la riunione di venerdì sera dei rappresentanti dei partiti di centrodestra non ha sortito alcuna conclusione, se ne parlerà lunedì pomeriggio, ma per quel giorno, così come ha tenuto a sottolineare Mario Tedesco, rappresentante dell’Udc tutti devono impegnarsi a cercare una soluzione condivisa senza ulteriori rinvii perché entro il 5 maggio, alle 12, tutto deve essere risolto. Nella riunione di venerdì tutti presenti, anche i rappresentanti dei partiti più piccoli, che, comunque, non avanzano candidature, ma di concreto niente, sostanzialmente tutti hanno confermato le loro richieste. L’Udc, ed è stato detto con forza, continua a sostenere che il candidato a sindaco gli spetta ed il candidato rimane Francesco Comito, capogruppo al consiglio provinciale; il Pdl Sicilia con Nicotra e Cassarà sostengono la candidatura dell’avvocato Maria Teresa Montalbano; Ones Benintende, commissario provinciale del MpA, ha dichiarato che non riconosce altri tavoli politici tranne quello provinciale (ignorando quello che succede a Palermo) per cui il candidato a sindaco rimane il professore Angelo Moceri, presidente dell’Ersu, che era stato designato da tempo dai rappresentanti provinciali del partito già qualche mese fa). Una riunione, quella dei partiti di centro destra, che è durata tre ore, ma non ha concluso niente di concreto, rinviando ancora una volta tutto alla riunione di lunedì pomeriggio con l’impegno di risolvere il problema e con l’impegno di essere fedeli alla coalizione, tenuto conto che qualche partito incomincia a stancarsi e incomincia a guardarsi attorno per vedere se vi sono delle scelte migliori. Situazione, dunque, molto fluida, ricca di incertezze, nella speranza che domani la situazione possa essere più chiara e così arrIvare alla soluzione definitiva.
Il senatore Mirello Crisafulli, leader del PD ennese, ha comunicato che si ricandida a sindaco del capoluogo ennese, in attesa che vi sia il pronunciamento della commissione nazionale di garanzia così come ha voluto il segretario nazionale del partito, PierLuigi Bersani. Le insinuazioni e le calunnie nei confronti di Mirello Crisafulli da parte di alcuni suoi colleghi, a cominciare dal senatore Lumia sono al vaglio della commissione di garanzia, che ora dovrà pronunziarsi sullo status del senatore Crisafulli. L’assemblea cittadina di venerdì sera ha ascoltato la comunicazione del senatore Crisafulli che ha annunciato il ritiro della propria indisponibilità alla candidatura a sindaco per il Pd nel capoluogo ennese, tornando quindi in corsa per la poltrona di primo cittadino, avendo vinto con circa il 62 per cento le primarie, alle quali ha partecipato il medico Angelo Girasole della componente Letta. La decisione, così come è stato comunicato nel corso dei lavori dell’assemblea cittadina, è stata assunta anche a seguito dell’imminente pronunciamento della commissione nazionale di garanzia. Mirello Crisafulli, inoltre, ha auspicato la propria volontà di ricercare, dandone espresso mandato ai segretari cittadino, Vittorio Di Gangi, e provinciale, Giuseppe Arena, una soluzione unitaria e condivisa in grado di ricompattare tutto il partito, portandolo alla riconquista del comune capoluogo. E’ un messaggio abbastanza chiaro nel quale si evince la necessità di arrivare alle elezioni amministrative con la partecipazione di tutte le componenti nessuna esclusa proprio perché si capisce che solo con l’unità dell’intero PD può essere possibile il successo nelle amministrative del 30 e 31 maggio. Il preannunciato comizio, che avrebbe dovuto svolgersi sabato sera è stato quindi spostato a lunedì, sperando che per quella giornata si possano avere notizie più certe da Roma e nel contempo segnali di ritrovata unità all’interno di tutto il PD. La stessa assemblea cittadina ha dato mandato al segretario cittadino, Vittorio Di Gangi e al segretario provinciale, Giuseppe Arena di ricercare un percorso unitario da riproporre al giudizio dell’assemblea stessa. Un ritorno, praticamente all’antico, con l’obiettivo primario di trovare compattezza e collaborazione all’interno del partito con la designazione di un candidato a sindaco, condivisa da tutti, in modo da evitare contrasti e pericolose scissioni che possono risultare penalizzanti. Ci sarà anche da affrontare la composizione delle liste, che è anche questo uno scoglio da dover superare entro il 5 maggio, giorno in cui ufficialmente saranno presentate le liste per le amministrative di fine maggio. Da indicazioni, venute fuori dall’assemblea, pare che le liste da presentare sono due.