Enna. Quarto polo universitario statale

Enna – “Esistono le condizioni perché si possa venire a creare un quarto polo universitario statale; un quarto polo che non lo si deve guardare con la logica antica, ma come un sistema a rete dove non esiste gerarchia ma una collaborazione alla pari tra le università interessate, gli enti locali per ottenere risultati probanti soprattutto sul piano del coordinamento e della qualità”. A dichiararlo è il rettore dell’Università Kore di Enna, Salvo Andò, dopo la riunione del Comitato regionale universitario siciliano (Crus), presenti il rettore dell’Università di Palermo, Roberto La Galla, Salvo Andò, il professor Giuseppe Calabrò dell’Università di Messina e l’assessore regionale alla Pubblica Istruzione, Mario Centorrino, il direttore generale dello stesso assessorato Patrizia Monterosso. “E’ stato sostenuto con dati di fatto che, allo stato attuale, il sistema universitario siciliano è in difficoltà – prosegue Salvo Andò – I tagli sono stati molto pesanti, per cui appare logico che vi sia una ricomposizione complessiva ed in questo senso creare all’interno dell’isola due poli universitari a rete è un segnale molto importante. Si tratta di un progetto molto impegnativi con modi e tempi adeguati, senza avere fretta per evitare errori. Due poli universitari che dovrebbero avere come punti di riferimento le Università di Palermo, con afferenti i corsi di Agrigento e Trapani, e di Enna con afferenti i corsi delle sedi di Caltanissetta, Ragusa e Siracusa, poli, comunque di pari dignità ; la costituzione di una università metropolitana con punto di riferimento Catania, mentre a Messina spetterebbe la costituzione dell’Università dello Stretto con Messina e Reggio Calabria. E’ stata sollecitata la costituzione di due tavoli tecnici con la partecipazione di Stato, Regione, Enti Locali, Università, evidenziando che tutti partono alla pari”. Recentemente si è svolta una riunione alla Kore di Enna, dove si è discusso su questa ipotesi ed è stato evidenziato che la realizzazione di due università a rete, quindi con la creazione del “quarto polo universitario statale “ è possibile nella misura in cui tutti contribuiscono a creare senza furbizie e senza gelosie. “E’ stato suggerito – conclude il rettore Salvo Andò – di definire un “Accordo di Programma Quadro” che faccia chiarezza sulle risorse disponibili per il varo di questo quarto polo statale, che, allo stato attuale, viene visto da tutti positivamente, e per il potenziamento del sistema universitario nella sua interezza.Non si possono discutere le situazioni singole, ma per avere una vera università a rete, c’è la necessità di avere la collaborazione di tutti”.

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redazione-vivienna