Anche Claudio Fava, già europarlamentare e segretario regionale dei DS, con un articolo pubblicato sul quotidiano “L’Unita’”, prende posizione sulla vicenda relativa alla candidatura a sindaco della città di Enna del senatore Mirello Crisafulli, sottolineando l’evidente contraddizione della posizione assunta dal Sen.Lumia contro lo stesso Crisafulli. “Ma perché candidare Crisafulli è una scelta considerata dai firmatari il documento una scelta in contrasto con ciò che il PD deve essere – si chiede nel suo articolo Fava – e sostenere con i propri voti d’aula Raffaele Lombardo è considerata una misura di lungimiranza politica?”. “Crisafulli – continua Fava – è stato indagato, prosciolto e subito ricandidato dal PD senza che Lumia e compagni abbiano pronunciato verbo”. “Com’e’ – si chiede Fava – che lo stesso rigore morale non si esercita adesso nei confronti di un governatore accusato e non prosciolto di contiguità con Cosa Nostra da tremila pagine di rapporto dei ROS”. “Cos’è che rende così fluida e instabile l’indignazione di taluni quando c’è da mandare alla gogna Crisafulli e da incensare invece Lombardo? Bastano quel paio di assessori guadagnati in giunta?”. Poi la conclusione dell’esponente della sinistra italiana: “Lumia sostiene che il crisafullismo rappresenta il vecchio modo di fare politica – argomenta Fava – e Lombardo? E’ lui il nuovo che avanza? O, come ai tempi dei Borboni: Francia o Spagna purché se magna?”.
Il coordinamento e gli iscritti della sezione del PD di Regalbuto, tramite il segretario Giuseppe Privitera, esprimono solidarietà umana e politica nei confronti del sen. Mirello Crisafulli: “Vittima di un feroce attacco da parte di personalità politiche non appartenenti alla nostra provincia che, utilizzando la calunnia e la delazione, tentano in tutti i modo di screditare l’intera classe dirigente del PD ennese colpendo la più alta carica istituzionale della federazione provinciale. Non si può non ravvisare in un tale maldestro tentativo la presenza di un disegno più complessivo che riguarda anche l’eventuale coinvolgimento del PD nel governo della nostra regione, prospettiva che non convince la nostra sezione. Per questo, per riportare il dibattito politico nel luogo che gli appartiene e per dar voce al territorio ennese a agli iscritti, il PD di Regalbuto chiede con forza che sia convocata con urgenza l’Assemblea provinciale del PD: l’inspiegabile silenzio che ha avvolto questa vicenda, a partire dagli organi dirigenti provinciali, lascia disorientata e sbigottita la base del ppartito, fortemente toccata dalla vicenda. Sentiamo il bisogno di difendere il territorio ennese dagli attacchi strumentali ad obiettivi discutibili e di coinvolgere la base e gli iscritti nel dibattito politico sul delicato tema dell’appoggio al governo Lombardo. Siamo sicuri che ancora una volta la classe dirigente ennese sarà in grado di rispedire al mittente i tentativi di destabilizzazione che certi mediocri personaggi politici mettono in atto per i loro volgari giochi di potere riaffermando il principio democratico dell’autonomia del territorio e dell’autogoverno”.