Ma il neo candidato a sindaco ha un messaggio di fiducia. “Eppure sono convinto che possiamo ripartire per tornare ad essere una delle Città siciliane più laboriose attive ed ordinate – conclude Vincenzo Cimino – Dobbiamo recuperare un alto senso civico, l’amore per i nostri luoghi, e rompere con le pratiche clientelari. Ci proponiamo per amministrare il Comune con un “progetto di Buon Governo”. Vogliamo liberarci dai molteplici mali con la forza delle idee, programmi, progetti e codici di comportamenti pubblici. L’ennese, allo stato attuale, ha sfiducia, non crede nella politica, si sente estraneo al Municipio, occupato da una classe dirigente che ha fallito. Difficile dagli torto. Da mesi il Partito Democratico è imploso essendo esploso al suo interno il “crisafullismo”, ovvero la pratica politica delle commistioni degli interessi dei potentati, dell’invadenza nella gestione delle società ed Enti pubblici, della spregiudicata azione tesa a mettere le mani su tutto”.
Per Vincenzo Cimino il senatore Crisafulli sta trascinando il PD in un vicolo cieco pur di conservare il suo sistema di potere e la sua logica di dominio sulla vita cittadina. Il centrodestra non sta meglio perchè semplicemente non esiste, è come se stesse nel vuoto, offre una classe dirigente debole ed improvvisata per l’occasione. “Noi – conclude Vincenzo Cimino – siamo l’unica alternativa a questo sconquasso dei due partiti falsamente diversi. La nostra è una sfida ad una classe dirigente trasversale malata d’anoressia d’idee e bulimia di potere. Ma è soprattutto l’impegno civico che ci spinge a metterci in prima linea per cercare di cambiare nell’interesse della collettività ennese”.