Enna. Il tema del contrasto al lavoro irregolare e la promozione della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro sono al centro dell’attenzione delle istituzioni, nella consapevolezza che l’efficacia delle misure per l’emersione del sommerso e per la salvaguardia dell’integrità e dei diritti di chi, in ogni ambito produttivo, presta la propria attività, costituisce un indicatore sintomatico del grado di civiltà morale, civile e sociale di un Paese che al lavoro attribuisce valore primario di sviluppo della persona e gli riconosce il rango di principio fondamentale dell’ordinamento costituzionale.
A conferma della continuità di questo impegno, la Prefettura ha voluto contribuire con l’AIFOS e l’Ufficio dei referenti per la formazione decentrata dei magistrati, alla realizzazione di una Giornata di Studio sul tema “Mezzogiorno: salute e sicurezza negli ambienti di vita e di lavoro” che avrà luogo il prossimo domani presso la sala convegni “Zona archeologica Rocca di Cerere” di Enna.
Per quanto riguarda invece il lavoro sommerso, negli anni scorsi l’Unione Europea ha definito una strategia dettagliata per trasformare il lavoro irregolare in lavoro regolare, al fine di perseguire gli obiettivi della piena occupazione, del miglioramento della qualità produttività del lavoro e del rafforzamento della coesione e dell’integrazione sociale.
Il governo italiano, a sua volta, ha varato una serie di misure contro il lavoro irregolare che prevedono tra l’altro un piano straordinario di vigilanza riferito ai settori dell’agricoltura e dell’edilizia del mezzogiorno.
Per una efficace implementazione del predetto piano, il Prefetto di Enna ha convocato una riunione con i rappresentanti della Confindustria, della Cia, della Coldiretti, della Confagricoltura, della Copagri, dell’Anpa, dell’Ance, dell’Anapea-Confartigianato, della Cna-Costruzioni, dell’Aniem-Confapi, della Casartigiani, della Claai e delle Organizzazioni sindacali. Sull’argomento, al fine del pieno coinvolgimento dei rappresentanti dei datori di lavoro e dei lavoratori su tale problematica.
All’incontro hanno partecipato anche i rappresentanti delle forze dell’ordine, dell’ispettorato del lavoro, dell’ufficio del lavoro, dell’Inps e dell’Inail.