Precisazione di Arnone su nomina ASI Enna

Torna alla carica il Consigliere comunale di Agrigento, Peppe Arnone, questa volta dopo che abbiamo pubblicato della Sua nomina all’Area di Sviluppo Industriale di Dittaino: “Ho appreso e verificato che gli Organi di Informazione di Enna hanno dato ampio spazio anche agli articoli denigratori e diffamatori pubblicati dal settimanale agrigentino Grandangolo relativamente ad una nomina gratuita conferitami, su propria iniziativa e senza alcuna mia richiesta, dall’ASI di Enna. Tra l’altro, do diffusione alla ulteriore querela presentata nei confronti del principale responsabile di dette campagne menzognere e denigratorie, cioè del mio debitore Franco Castaldo, che già deve risarcire me e Legambiente per una cifra ben superiore a 120 mila euro, relativa appunto alle diffamazioni operate.
E non è una semplice coincidenza che il comunicato che allego faccia riferimento all’ulteriore condanna subita dal Castaldo dalla Corte d’Appello di Palermo per aver diffuso – con un’altra invenzione di sana pianta – che, nella qualità di presidente di Legambiente, avevo incassato una tangente di 100 milioni di lire per favorire gli interessi di un imprenditore favorendo l’appalto della Diga di Blufi.

Dichiarazione di Giuseppe Arnone in ordine ad una nuova condanna e ad una nuova querela:
Brutto periodo per F. Castaldo l’inventore: la Corte di Appello Penale di Palermo ieri ha, nella tarda serata, confermato la condanna, a suo tempo, comminata dal Tribunale di Agrigento. L’inventore si era inventato che Legambiente presieduta da Arnone aveva incassato una tangente di 100 milioni di lire da un imprenditore per Blufi.
Ed ancora… nuova querela per l’inventore per le falsità inventate relativamente all’incarico gratuito affidato dall’ASI di Enna a Giuseppe Arnone. Assieme a Castaldo querelato l’editorialista di Grandangolo Avv.Ulpiano.
“Normalmente gli inventori guadagnano bene. Portano ricchezze a casa. Tranne, come nel caso di Franco Castaldo, non siano inventori conclamati di bugie, falsità, balle spaziali, tali e tante da far apparire Pinocchio un giovanotto sincero.
INVENZIONE 1) Castaldo già deve agli esponenti di Legambiente, con Arnone in testa, molto oltre i 100.000 euro ma la cifra è destinata, entro breve, a raddoppiare: ieri, nella serata, la Corte di Appello di Palermo ha respinto l’impugnativa e confermato la condanna nei confronti dell’inventore per essersi inventato di sana pianta che Legambiente, presieduta da Arnone, aveva modificato la posizione sulla diga di Blufi dopo un pagamento di 100 milioni di lire. Invenzione allo stato puro e condanna senza remissione. Adesso il Giudice Civile stabilirà il risarcimento del danno. Castaldo dovrà sborsare immediatamente a Legambiente la parcella del legale dell’associazione liquidata dai Giudici in € 6.500,00. Nel processo è stato escusso come teste Arnone che ha reso, con le sue dichiarazioni, Franco Castaldo molto simile ad un vetusto tamburo di San Calò.
INVENZIONE 2) Ma le brutte notizie per il nostro inventore non sono cessate. Ecco altre due querele per le falsità pubblicate dal giornale Grandangolo nel numero del 17/04, articolo a firma dell’avv. Ulpiano e 10/04 articolo a firma Franco Castaldo. Nei due articoli, dei quali Castaldo risponde come direttore, Arnone viene diffamato dipingendolo come bugiardo in quanto, a dire del giornale, avrebbe occultato di avere ricevuto un lucroso incarico dall’ASI di Enna a carico del bilancio della Regione. Nel secondo articolo Castaldo continua a diffamare Arnone asserendo che Arnone stava a libro paga di noti imprenditori e che ha tenuto comportamenti disdicevoli accertati dalla Magistratura. Nella querela Arnone evidenzia di avere accettato, su proposta e su iniziativa esclusiva del Commissario straordinario dell’ASI di Enna l’incarico, privo di alcun emolumento o retribuzione, di componente dell’organismo chiamato a dare il parere giuridico in ordine al licenziamento disciplinare o per scarso rendimento di dirigenti e funzionari responsabili di danneggiare l’ASI. Sempre nella querela Arnone evidenzia di non aver mai occultato o nascosto a chicchessia l’esistenza di un incarico che costituisce solo e soltanto una gravosa responsabilità ed un impegno privo di qualsivoglia vantaggio economico. Ed ancora Arnone mette in rilievo come il Castaldo, pur avendo ricevuto in copia da funzionari, probabilmente infedeli, la delibera di nomina, delibera che evidenzia espressamente l’assenza di compensi e di impegni di spesa, ha continuato a diffamare non smentendo l’altra grave bugia pubblicata su Grandangolo del tre aprile ove si sosteneva che Arnone aveva chiesto l’incarico al Presidente della Regione Lombardo per “non lavorare” e ottenere denaro “a carico del bilancio della Regione”. Arnone specifica ulteriormente di aver ricevuto la richiesta di accettare l’incarico in questione dall’ASI di Enna con la espressa motivazione concernente il proprio assai noto curriculum professionale, non solo di avvocato cassazioni sta esperto in reati contro la P.A. ma anche di segretario comunale e di responsabile di una Unità Operativa composta da molti dipendenti all’interno del Ministero dei LL.PP. tra il ’96 ed il 2000.
A questo punto vi è solo da chiedersi se non sia il caso che Castaldo non si iscriva formalmente all’albo degli inventori nel ramo del “oggetti per astronauti, balle spaziali, m…ate col botto e affini…” almeno così otterrà la pensione ed essere ricordato anche nelle vie accanto ai colleghi Marconi, Meucci,Edison.

Agrigento 20/04/10
Giuseppe Arnone