Enna. Mostra personale di Lorenzo Maria Bottari
Enna-city - 20/04/2010
Enna. Appena qualche settimana fa era stata organizzata una mostra dei disegni inediti di Renato Guttuso, in questi giorni i locali del Castello di Lombardia, che rimane sempre il teatro più vicino alle stelle, ospitano la mostra antologica del maestro Lorenzo Maria Bottari, 60 anni, ricco di vitalità come un giovincello diciottenne, amante dei colori. Alla mostra antologica è stata data un titolo ricco di mistero “l’errare inquieto dei miti” proprio nella terra dei miti, la provincia di Enna dove proprio i miti hanno avuto cittadinanza “il mito di Cerere”, “il ratto di Proserpina”, la “Venere di Morgantina”. Lorenzo Maria Bottari è angelo e veggente, come le definisce in un sua lirica Alda Merini, “artista prolifico mai pago del proprio girovagare tra i luoghi corruschi della mente e fra quelli contaminati della realtà”. Lorenzo Maria, affabile, ricco di genialità pittorica, ha sempre creduto nel valore dell’immagine, ha saputo fondere con grande arte corpi in movimento ed elementi astrali, aiutato da colori, sempre, molto vivaci, che ti colpiscono immediatamente. Nelle sue opere c’è il concetto della vita che scorre, del trascorrere delle stagioni. Il mito, il sensuale ed il fiabesco si uniscono, si contaminano. Nella pittura di Lorenzo Maria Bottari si ha una trasfigurazione della realtà, ed il suo linguaggio pittorico non è riconducibile ad alcuna scuola, è originale nella sua essenza con qualche contaminazione proveniente dalla conoscenza di grandi pittori che vanno da Picasso a Dalì, sino a Renato Guttuso che ha conosciuto e frequentato tanto. La Venere di Morgantina, ricca di colori e di movimento, è stata dedicata alla città di Enna; è l’immagine di “un passato che non smette mai di durare, è la presenza immanente dell’assenza, oltre la quale c’è l’invisibile. C’è anche un riferimento ad Euno, lo schiavo che ribellò a Roma, olio su tela realizzato nel 2001, e poi c’è l’esaltazione del mito moderno, che è Rodolfo Valentino, i cui tratti somatici, per grandi linee, somigliano molto proprio a Lorenzo Maria Bottari.