La declinazione dei concetti espressi nella vision porta ad individuare tre dimensioni dello sviluppo coincidenti con altrettante linee strategiche portanti (gli “assi” del Piano). Reti Urbane, Interazioni Imprenditoriali e Relazioni Istituzionali.
La prima linea di intervento, Reti Urbane, si pone l’obiettivo strategico di attivare percorsi di (ri)connessione delle risorse territoriali (materiali, umane, culturali, ecc.) attraverso il collegamento tra i poli insediativi urbani e rurali, che diventano i nodi di una rete, e la riqualificazione del tessuto edilizio spaziale.
Attraverso il secondo asse strategico, Interazioni Imprenditoriali, si intende attivare reti di relazioni tra gli attori dell’imprenditoria locale e tra questi e gli altri portatori di interesse (es.: istituzioni, sistema dell’istruzione e della formazione, società, ecc.), puntando ad aprire le produzioni locali a nuovi mercati, a migliorare la diffusione della conoscenza e delle competenze imprenditoriali e professionali, a potenziare i settori portanti dell’economia urbana, con particolare riferimento a turismo, commercio, artigianato.
La terza linea di intervento punta invece a migliorare le relazioni tra istituzioni e cittadini e i rapporti interistituzionali. L’implementazione di nuove forme di comunicazione, un maggiore coinvolgimento dei cittadini nelle scelte programmatiche ed il miglioramento della qualità amministrativa, anche attraverso percorsi condivisi di valutazione, sono gli obiettivi specifici secondo cui dovrà essere declinata tale finalità strategica.
Dal punto di vista operativo, il piano trova un primo livello di concretezza in un portafoglio progettuale che contiene 45 interventi considerati “pilota”: una serie di interventi materiali e immateriali attraverso cui l’Amministrazione Comunale intende compiere il primo passo verso l’orizzonte di trasformazione prescelto. Dalla ristrutturazione e riuso delle principali emergenze storico architettoniche dell’area urbana ed extraurbana (il Convento dei Benedettini, il Castello di Lombardia e la Rocca di Cerere tra gli altri), al potenziamento dell’offerta turistica attraverso l’integrazione delle risorse territoriali e la creazione di percorsi tematici (scavi archeologici di Cozzo Matrice, percorso turistico sull’asse Torre di Federico – Castello di Lombardia, creazione del Parco delle Pendici sono solo alcune delle idee in cantiere). Non mancano gli interventi a sostegno delle attività produttive, quali la realizzazione di un Centro Servizi e Incubatore di Imprese o l’attivazione di interventi in favore del Centro Commerciale Naturale, né tantomeno gli interventi di riqualificazione sociale, quali ad esempio la riqualificazione dell’ex mattatoio da destinare a Centro per le ONLUS.
“Quelli citati sono solo alcuni dei progetti ritenuti strategici dall’Amministrazione” ha detto l’Assessore Palma nel corso dell’incontro di presentazione. “La scelta è avvenuta tenendo presente la reale possibilità di portare a compimento questo primo sistema di interventi, anche attingendo a risorse già individuate e basandosi sulla progettualità esistente ma che da tempo non trova fonti finanziarie che consentano di dare alla luce i progetti”. Anche per questo, numerosi progetti inseriti nel portafoglio del Piano Strategico saranno candidati a finanziamento regionale nell’ambito del Piano Integrato di Sviluppo Urbano (PISU), strumento operativo attraverso cui la Regione Siciliana sta dando attuazione all’Asse 6 del PO FESR 2007-2013. Il 15 Aprile si chiude la prima “finestra” per la richiesta di finanziamenti ed il Comune di Enna, insieme alle altre istituzioni della coalizione territoriale, tra cui la Provincia, è pronta per iniziare il suo percorso di sviluppo strategico.