Ieri mattina l’avvocato Giuseppe Arnone , consigliere del PD ad Agrigento, ha consegnato dei manifesti al comune di Enna per essere affissi. Manifesti, che, come ha avuto modo di affermare con una dichiarazione scritta, che la candidatura a sindaco di Mirello Crisafulli dovrebbe essere vietata perché il senatore Crisafulli non ha le qualità di fare il sindaco per i suoi precedenti, sfidandolo ad un contraddittorio pubblico in piazza Umberto I ad Enna per chiarire le loro posizione. Un intervento, comunque, che lascia molto perplessi perché, al di là delle contrapposizioni che possono esserci tra Arnone e Crisafulli all’interno del PD, e che risalgono a qualche anno fa, non si capisce quale potrebbe essere l’obiettivo tenuto conto che la scelta di un candidato a sindaco è di esclusiva competenza di un partito, in questo caso del Partito Democratico del capoluogo ennese, che ha tutti i titoli per scegliere, in piena autonomia e senza l’intervento di autorità regionali e nazionali, il suo candidato a sindaco che potrebbe consentirgli di vincere le elezioni amministrative, quindi si potrebbe definire l’intervento dell’avvocato Arnone una “turbativa” che potrebbe nascondere altri obiettivi politici ed anche per indebolire la posizione del senatore Crisafulli non solo all’interno del PD provinciale, ma anche a livello regionale e nazionale. E’ anche evidente che questa diatriba e le accuse fatte, che nel manifesto che si vuole pubblicare nelle vie e nelle piazze del capoluogo ennese ed in provincia, potrebbero finire in un’aula di tribunale perché sono pesanti.