Tra gli Italiani il Premio Nobel Salvatore Quasimodo nel suo “Messaggio” per la celebrazione della IV “Giornata Mondiale del Teatro” (31 marzo 1965) ebbe a scrivere: “L’invito a teatro in questa giornata dovrebbe convincere la nuova generazione che solo nel teatro troverà il dialogo che definisca la sua probabile sorte fisica. E qui l’uomo va fermato e avvertito: e non nel segno della speranza, ma attraverso la certezza della sua forza spirituale e civile”.
“Invito tutti i cittadini a visitare il teatro – aggiunge il sindaco Agnello – E’ un gioiello della città che finalmente ritorna agli ennesi. Il teatro è una fonte di divertimento e di ispirazione e ha la capacità di aggregare”. Grandi candelieri, piante, fiori e foto d’epoca sono stati sistemati dentro e fuori il teatro a ricordo del prestigio che questo piccolo, ma prezioso teatro, ha avuto nel corso degli anni. Davanti all’’ingresso saranno installati due maxi schermi che permetteranno ai cittadini di seguire in diretta la manifestazione che si svolge all’’interno del teatro.
Foto su gentile concessione di Enrico La Bianca
“È un piacere ritornare qui dentro” ha detto la professoressa Rosa Spampinato De Maria che aggiunge: “Qui dentro ho ballato e visto grandi rappresentazioni ed ammetto che ero arrabbiata per la sua chiusura, ma oggi dico che è bellissimo, è un piccolo gioiello da custodire”. Gli fa eco Rina Renna Riggio: “Il teatro ci mancava tanto. Noi ennesi siamo andati spesso in altre città a vedere il teatro, ma non era cosa facile, adesso però anche noi abbiamo il nostro Garibaldi”. Tra gli incuriositi, tra quelli che hanno provato a sbirciare in ogni angolo e tra quelli che stavano mettendo a punto gli ultimi dettagli in vista della “prima” di stasera il signor Longi, 86 anni: “Dopo tanti anni finalmente il teatro riapre, stento ancora a crederci, ma ammetto che è molto bello”.
Ad aspettare questo momento anche un altro ennese, Carlo Salamone, in visita al teatro con alcuni amici: “Era ora, mi auguro che questa apertura possa essere un volàno per Enna e principalmente per gli ennesi. È una bomboniera – ammette Salamone – mi piace, d’altra parte noi abbiamo le strutture, ma spesso non sono sfruttate”. E al teatro c’è anche chi collega dei ricordi speciali come Maria Presti: “Quando dieci anni fa chiuse io ero presidente della Fidapa e qui feci l’ultima festa delle candele. Fa piacere rivederlo così come l’abbiamo sempre conosciuto, oggi è veramente un giorno speciale per Enna”.
Un colpo d’occhio straordinario ha reso emozionante la visita dei cittadini che per una volta non hanno dovuto commentare le negatività di questa città, in molti si sono sentiti orgogliosi di poter avere un teatro di siffatta bellezza. “Si vede che sono state fatte delle migliorie – osserva con attenzione Lucio Piscitello -. Adesso però bisogna vederlo attentamente com’è e soprattutto bisogna capire cosa proporranno perché avere il teatro e non avere le opere è un peccato”. Insomma tutti contenti gli ennesi da questa “prima” teatrale, adesso non resta che attendere il cartellone di eventi perché senza questi l’inaugurazione è come se non fosse mai avvenuta.
William Savoca