Troina. Presentato bozzetto commemorativo Giubileo San Silvestro
Troina - 22/03/2010
A presentare il bozzetto dell’opera artistica commemorativa a Troina del Giubileo San Silvestro che realizzerà il maestro Dino Cunsolo, scultore catanese originario di Biancavilla, c’era il critico d’arte Alberto Agazzani nella sala Miani della Torre Capitania. Il bozzetto è la rappresentazione plastica di un episodio, che ha del miracoloso, della vita terrena di San Silvestro. Secondo il racconto popolare, che si tramanda da secoli di generazione in generazione, San Silvestro si imbatte in un anziano stanco ed affamato sulla strada di ritorno al cenobio, dopo essere stato al castello per il disbrigo di una commissione che l’abate gli ha affidato. Il vecchio mendicante gli chiede qualche soldo, ma San Silvestro, che non ha denari da donare, pensa di fare cosa giusta conducendolo nel cenobio dove è sicuro di trovare del cibo da dare al povero vecchio. Il mendico non si regge sulle gambe. San Silvestro non si perde d’animo e se lo carica sulle spalle per portarselo al cenobio. Il povero vecchietto pesa, e pesa sempre di più mentre San Silvestro si avvicina al cenobio. L’abate dalla finestra vede San Silvestro che avanza gioioso con quel carico pesante, che agli occhi dell’abate appare come un sole raggiante. Giunto davanti la porta del monastero, San Silvestro posa il vecchietto e corre a chiedere aiuto all’abate. Grande è la meraviglia di entrambi quando, escono dal cenobio e vedono che il vecchietto non c’è più. La tradizione vuole che, sotto le spoglie del vecchio stanco e povero, si celasse Gesù Cristo per esaltare il senso della solidarietà di San Silvestro verso il prossimo sconosciuto. Nel presentare il bozzetto dell’opera artistica di Cunsolo, Agazzani ha detto che “l’arte sacra serve per celebrare un mistero”, aggiungendo che “ è uno spazio attraverso il quale entriamo in contatto con la divinità”. Lo sforzo di Cunsolo è di raccontare il mistero della bellezza. Con l’opera artistica, di cui il bozzetto è un’anticipazione, lo scultore vuole rappresentare un gesto di solidarietà, che non è un gesto sacro. Il maestro Cunsolo, che è un uomo di poche parole, ha spiegato perché nel bozzetto sulle spalle di San Silvestro non è rappresentato il volto del povero vecchietto: “Voglio rappresentare il monaco solidale ed il Cristo sofferente in unico blocco perché nella solidarietà due persone diventano una. La base del bozzetto è il tronco di una piramide con al vertice il volto sofferente di Cristo, che ci congiunge a Dio”.
Silvano Privitera