Cisal: Classe politica di Regalbuto distratta e impotente
Regalbuto - 20/03/2010
Grido di allarme del responsabile territoriale della Cisal di Regalbuto, Agostino Vitale sulla crisi che attanaglia ogni giorno sempre di più la cittadinanza, questa la dichiarazione: “E’ una Regalbuto sempre più povera, con un tasso di disoccupazione tra i più elevati della provincia di Enna in rapporto alla popolazione, con i prezzi degli affitti delle case al rialzo e una classe politica disattenta che non è capace di programmare il futuro sostenibile della città. La nostra economia soffre per la mancanza di opportunità che possano generare lavoro, il nostro potere d’acquisto è sceso negli anni sempre di più determinando un aumento del tasso di povertà che oggi investe un tessuto sociale sempre più vasto. Siamo di fronte ad una situazione economica interna preoccupante, generata in parte dalla “sindrome del parco tematico“ sul quale le famiglie regalbutesi e la classe politica, avevano investito progetti, sogni, stabilità di lavoro mentre oggi sono aumentati i lavoratori precari i quali non potranno più contare su contratti stabili e dovranno far fronte, per vivere, al sussidio di disoccupazione. Non meno preoccupante è la situazione dei nostri artigiani i quali vivono la paradossale situazione di una zona artigianale che stenta a realizzarsi perché forse impantanata tra le maglie di una burocrazia fuori dal tempo.
Non è decollato il centro commerciale naturale che avrebbe potuto dare respiro al commercio e difenderlo dal continuo nascere di ipermercati, centri commerciali e outlet. La città manca di un serio piano del commercio, che non può essere slegato al tentativo di opportunità turistiche, di organizzazioni di eventi che vadano oltre il carnevale e l’estate, alla situazione delle strade interne, alla circolazione delle auto e al degrado dell’ambiente. Tale situazione economica sta costringendo le famiglie sempre di più ad indebitarsi. In questo contesto la classe politica di Regalbuto appare “distratta“ e “impotente“ o comunque poco incline ad affrontare problemi e piuttosto che unirsi a discuterli preferisce le diatribe di bassa politica a un’attenta analisi e valutazione della situazione, rimanendo così distante dalla realtà quotidiana la quale, invece, vive la crisi ogni giorno dentro e fuori le famiglie. Oggi – conclude Agostino Vitale – che il “parco tematico“ riappare come un miraggio è più che mai necessario non commettere lo stesso errore . E’ necessario che le forze politiche, sindacali e culturali della città si riuniscano non solo per discutere ma per collaborare e tendere ad un unico obiettivo: programmare il futuro di Regalbuto scommettendo su ambiente e territorio per cercare nuove opportunità di occupazione e sviluppo della città“.