Calascibetta: auto attraversano semafori senza conducente

Il titolo potrebbe essere provocatorio, ma non lo è, in quanto secondo il codice della strada se non è possibile risalire al conducente dell’autovettura a pagarne le spese l’intestatario del mezzo che ha commesso l’infrazione, salvo quest’ultimo a dimostrare che alla giuda vi fosse altra persona. Ed in questi giorni si è acutizzata la “guerra” scaturita sul semaforo posto all’ingresso del centro urbano xibetano. Dichiarazioni a non finire, Consiglio comunale, fiumi di parole non hanno fatto che animare la popolazione intera, chi pro e chi contro (afferma qualcuno che si tratta al solito di bagarre politica). Però non si era mai arrivati a tanto, come in questo caso: volantinaggio a tappeto per tutta Calascibetta, interessato anche Facebook, ecc..) Per dovere di cronaca, oltre a pubblicare il volantino pervenuto, abbiamo sentito il dovere di ascoltare sia il funzionario preposto al comando dei Vigili Urbani (la quale ha preferito mantenere il silenzio, in attesa dei risvolti dei ricorsi pendenti) che il primo cittadino, Piero Capizzi.
Il testo del volantino: “Numerosi comuni d’Italia e della Sicilia in questo periodo combattono seri problemi di disperazione per eventi quali terremoti, alluvione e frane. Per fortuna a Calascibetta non ci sono stati di questi eventi ma da un certo periodo a questa parte tutte le istituzioni, associazioni, comitati, commercianti, cittadini, etc., hanno dichiarato guerra a quei benedetti semafori che stanno rendendo la vita impossibile a tutta la comunità. Ormai non si discute d’altro, consigli comunali aperti al pubblico, raccolta di firme, petizioni, esposti, interventi di enti competenti senza apparenti risultati concreti. E allora cosa ha pensato l’amministrazione comunale tramite il corpo di polizia municipale per placare tutte queste contestazioni? Mettiamo un ausiliario del traffico ad ogni semaforo, magari due, e per ogni trasgressore annotiamo il numero di targa da trasmettere all’ufficio di polizia municipale che provvederà a notificare all’interessato il verbale di violazione alle norme di circolazione stradale. Ma è legittimo tutto ciò……? Ma c’è di più. Al momento in cui i semafori cominciano a fare i capricci mettendo alla prova la pazienza degli automobilistici ecco che subentra la fantasia dei vigili, cominciano a non distinguere i colori del semaforo, e dal quel momento vedono solo e solamente rosso. E allora anche loro disperati e confusi annotano le targhe, comunicano le infrazioni alla Comandante….???? o responsabile del servizio……????? o a chi per Lei…….?????, e con molta professionalità, viene stilato il verbale, annotando l’infrazione violata, per esempio. “……proseguiva la marcia nonostante la segnalazione del semaforo vietasse il passaggio….”e non è stata possibile la contastazione in quanto il conducente era assente”. Ma ci si chiede: se il conducente era assente come faceva l’autovettura a proseguire la marcia sostenuta nonostante il semaforo rosso….???????. C’è da dedurre che le macchine a Calascibetta sono dei robot che non hanno bisogno di conducente e si spostano telecomandate. Ma ciò che è più grave è che chi dovrebbe controllare e verificare l’operato di chi sta sulla strada a rilevare le infrazioni non controlla un bel niente e commette strafalcioni simili che poi giustamente vengono annullati dai Giudici di Pace. Ciò però è inaccettabile in quanto il cittadino vessato da mille cose deve ricorrere al Giudice, magari con l’ausilio di un avvocato, affrontando anche delle spese per fare annullare atti illegittimi. E allora questi atteggiamenti di superiorità, con dichiarazioni sulla stampa con cui si afferma che gli automobilisti di Calascibetta sono poco civili lasciano il tempo che trovano e vanno restituite al mittente. Va ricordato a lor signori che quelle persone che vengono chiamate poco civili, ogni mattina si mettono in macchina per andare a lavorare, magari a spaccarsi la schiena, percorrendo anche lunghe distanze, con il buono e cattivo tempo, mentre chi giudica queste persone la massimo si sposta tra la via Dante e la Via Conte Ruggero. Tra questi trasgressori poco civili, come dice la “nostra…” (mi perdoni se non la cito come “comandante”, ma mi è stato comunicato per iscritto dal suo Sindaco che Lei non riveste questa funzione ne tantomeno è la Sua qualifica, e poi non riesco a capire perché continua a firmarsi “Il Comandante”), c’è anche il sottoscritto che ho dovuto fare ricorso al verbale di cui sopra, con esito positivo, (Giudice di Pace- sentenza del 24.02.2010)per contestare:
1-che non ho attraversato il semaforo nonostante il segnale lo vietasse;
2-che non ho attraversato il semaforo a marcia sostenuta;
3-che la vettura circolava senza conducente;
4-per dimostrare con autorevoli testimoni che la momento del segnale rosso ero fermo di qualche metro al di là del semaforo.
E allora non mi sembra il caso di polemizzare oltre, ma pare che in questo ultimo periodo il rapporto di collaborazione tra cittadini e corpo di polizia abbia assunto un comportamento poco civile per questo invito tutto il corpo di polizia municipale, e in particolare al responsabile del servizio, a dare una rielettura a quanto riportato su tutti i regolamenti vigenti in Italia della polizia municipale: ….il personale della polizia municipale deve avere in servizio un comportamento improntato alla massima correttezza, imparzialità e cortesia e deve mantenere una condotta irreprensibile, operando con senso di responsabilità, nella piena coscienza delle finalità e delle conseguenze delle proprie azioni in modo da riscuotere la stima, la fiducia ed il rispetto della collettività, la cui collaborazione deve ritenersi essenziale per un migliore esercizio dei compiti istituzionali e deve astenersi da comportamenti o atteggiamenti che possono arrecare pregiudizio al decoro dell’amministrazione e del corpo. Ecco perché faccio un appello all’Amministrazione Comunale e in particolare al Sindaco affinchè collabori con la cittadinanza per trovare una soluzione comune al problema semaforo. Dopo di ciò la cittadinanza di Calascibetta ne prenderà atto e non credo che dal quel momento abbia bisogno di essere dichiarata più incivile.
(Volantino firmato)

(n.d.r. ci è stato spiegato che essendo tutto automizzato, non avendo la certezza di chi alla giuda, il programma utilizzato quando vengono inseriti i dati dell’autovettura per default inserisce in automatico: conducente assente)

Quanto ha dichiarato Piero Capizzi, Sindaco della città di Calascibetta:

“Rispettiamo la sentenza del Giudice di Pace di Enna e attendiamo che gli uffici comunali competenti possano leggerla per esteso al fine di valutare se l’annullamento del verbale è fondato ovvero richiede un supplemento di controllo da parte del Tribunale.
In ogni caso il reciproco rispetto tra gli addetti alla vigilanza e gli utenti della strada è il presupposto fondamentale per un corretto approccio alla questione.
L’Amministrazione comunale con il Sindaco in testa, stanno affrontando il problema della viabilità cittadina (ivi compresa la “funzionalità” dei semafori di via nazionale) con grande attenzione e senso di responsabilità, ben consci che le innumerevoli istanze che provengono dalla cittadinanza, dagli esercizi commerciali e dai sodalizi sono meritevoli della massima considerazione.
Per tale motivo l’Amministrazione non si è sottratta al confronto, anzi auspica una seria collaborazione di tutti che eviti di scadere in sterile polemica, pretestuosa e strumentale”..

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redazione-vivienna