Enna. Sciopero ad oltranza degli operatori di igiene ambientale

Tutto fermo in provincia di Enna nella raccolta dei rifiuti. I lavoratori di SiciliAmbiente, la società che gestisce la raccolta dei rifiuti in tutta la provincia, che ieri hanno protestato bloccando il traffico nel centro storico del capoluogo ennese, ieri mattina si sono riuniti nei vari cantieri ed hanno incrociato le braccia, mentre in qualche comune i mezzi sono bloccati per mancanza di carburante, ma è stato deciso di garantire i servizi essenziali. Uno sciopero ad oltranza sino a quando non avranno pagate le spettanze arretrate e non conosceranno il loro futuro che si preannunzia incerto. La riunione dei sindaci (ne erano presenti tredici su venti), avvenuta martedì sino a notte tarda, è stata semplicemente interlocutoria non avendo trovato una soluzione condivisa, anche se la maggior parte ha dichiarato che l’unica soluzione possibile è quella di accedere al fondo di rotazione per pagare gli stipendi ai lavoratori di SiciliAmbiente e dell’Ato Rifiuti solo che sono state avanzate due soluzioni: una ha riguarda la richiesta del fondo di rotazione per pagare quattro mesi, l’altra, invece, per pagare un anno, sperando poi che il pagamento delle bollette possa dare ossigeno alle casse della società d’ambito, tenuto conto che gli utenti debbono pagare 2009 e 2010. Ma tra i sindaci serpeggia la preoccupazione che l’accesso al fondo di rotazione possa mettere in difficoltà i comuni stessi che non nuotano nell’oro. La riunione di martedì sera ha visto la presenza del viceprefetto Giuseppina Di Dio Datola, il dottor Michele D’Amico, componente della commissione di liquidazione, che ha coordinatore la riunione, il presidente della Provincia, Giuseppe Monaco, e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali. Il dottor D’Amico ha escluso la possibilità che i dipendenti di SiciliAmbiente possano transitare nelle file dell’Ato Rifiuti. Una riunione, durata diverse ore, ma che non ha dato risultati tangibili tanto è vero che ieri mattina il prefetto ha voluto incontrare il dottor Michele D’Amico, il sindaco di Enna, Rino Agnello, per vedere se è possibile, con procedura d’urgenza,trovare i soldi che consenta di pagare, almeno un mese ai 500 lavoratori di SiciliAmbiente, per far riprendere loro il lavoro. Sempre martedì a Palermo, il presidente di SiciliAmbiente Giovanni Barbano ha partecipato ad una riunione con l’assessore regionale all’Energia e ai Rifiuti Russo al quale ha chiesto la difesa dei posti di lavoro della società e l’assessore si è detto possibilista, mentre per quanto riguarda le anticipazioni, l’assessore ha dichiarato che i sindaci possano accedere al fondo di rotazione, ma le disponibilità finanziarie si stanno esaurendo per cui la richiesta dovrà essere fatta con una certa urgenza se si vogliono ottenere delle anticipazioni da parte dei sindaci.