Francis Regalbuto: sindacati chiedono incontro al Prefetto
Regalbuto - 02/03/2010
Con una lettera indirizzata direttamente a Sua Eccellenza il Prefetto di Enna dott.ssa Giuliana Perrotta, la CGIL di Enna ha chiesto un incontro per discutere di quanto accaduto a seguito della ripresa dell’attività produttiva delle cinque aziende del Gruppo Francis. La CGIL lamenta il mancato rispetto della bozza di accordo che si era raggiunto in Prefettura durante l’ultimo incontro tra le parti. In particolare nella lettera si legge che sono stati violati e disattesi i criteri sanciti dalle leggi e dalla normativa vigente, che risultano assunti lavoratori non appartenenti ai 70 licenziati il 31 luglio 2009, che è stata proposta la riassunzione a tempo determinato, ma con la decurtazione degli scatti di anzianità, la riduzione del 50% del superminimo acquisito e il ritiro dell’azione legale sull’impugnazione del licenziamento. L’azienda infatti aveva informato tutti i lavoratori richiamati che le condizioni di assunzione prevedevano la firma del contratto nazionale di lavoro CONFSAL, con la decurtazione del salario di circa il 50%. Nella lettera di riassunzione si informava che i lavoratori che non avessero accettato tali condizioni non sarebbero stati riassunti e si sarebbe proceduto all’assunzione di personale anche fra chi non era stato licenziato alla chiusura dell’attività produttiva. Secondo la CGIL, questo comportamento contrasta con quanto sottoscritto dal rappresentante dell’azienda davanti al sostituto del Prefetto durante l’incontro precedente. Per questo attraverso la lettera il Segretario Provinciale della CGIL Michele Pagliaro e il responsabile della FILCEM CGIL Pietro Arena chiedono un nuovo incontro, durante il quale poter esporre la situazione davanti alle istituzioni. I lavoratori CGIL in stato di agitazione si sono detti pronti a nuove azioni di protesta e amareggiati del fatto che un accordo sottoscritto davanti alle istituzioni non sia stato minimamente rispettato, senza che questo abbia generato alcuna conseguenza.
Maria Cristina Roccella