Circolo A. Moro di Regalbuto: “organizzare stati generali della città”

A distanza di una settimana dal congresso del partito democratico di Regalbuto, il dibattito politico sembra essere avviato e sebbene le prossime elezioni amministrative comunali siano ancora distanti , le forze politiche e i movimenti iniziano a discutere sui gravosi problemi che la città vive quotidianamente. Nel corso del congresso, oltre al senatore Crisafulli, al deputato regionale Elio Galvagno e al segretario provinciale del PD erano presenti i rappresentanti di alcuni partiti, tra cui il gruppo del PdL , il quale nei giorni scorsi ha diffuso un volantino in cui si salutava con soddisfazione l’apertura unilaterale del PD di Regalbuto, quasi ad intendere che PD e PdL potrebbero convergere verso un progetto politico per le prossime comunali di Regalbuto. A intervenire questa volta è il segretario del “circolo politico – culturale A. Moro“ Gaetano D’Agostino, il quale prendendo spunto dai temi emersi nel congresso sostiene che “il tema dello sviluppo socio – economico della nostra città non può prescindere dal dialogo e dal sostegno di tutte le forze politiche del paese . Le divisioni e i disimpegni non servono a risolvere i numerosi problemi che riguardano la disoccupazione, lo sviluppo economico , la qualità della vita. La nostra città manca di una seria programmazione – continua D’Agostino – perché per anni ci siamo seduti sulla speranza di realizzazione del parco tematico, ma dal parco tematico abbiamo ereditato l’aumento del costo della vita, vedesi affitti e costo delle case, mentre è calata l’occupazione e dunque il potere di acquisto delle nostre famiglie. Dal fallimento del parco è necessario riemergere e per farlo non bastano solo gli annunci di alleanze. Ci vuole il coinvolgimento di tutti: politici, professionisti, forse sociali, sindacati e associazioni di categorie. Noi del circolo Moro proponiamo che nella nostra città si realizzi da subito un incontro tra il mondo sociale, sindacale, datoriali, delle professioni e delle istituzioni accademiche e amministrative cittadine, riuniti per i lavori degli Stati Generali della città di Regalbuto per avviare un lavoro serio e complesso, che prevede un confronto serrato con la città in tutte le sue articolazioni. Non interessano le tessere di partito: dobbiamo recuperare il rapporto con la comunità che produce, per dare voce proprio a questi ambiti cittadini. Non vogliamo proposte già confezionate, bensì temi sui quali riflettere. Non è possibile – aggiunge D’Agostino – pensare di capire i problemi senza mostrare capacità di ascolto. Vogliamo sentire i protagonisti della società civile: questa è la sfida che comincia oggi. Tutti i contributi saranno elaborati da un comitato di presidenza, con il supporto delle forze imprenditoriali, sindacali e produttive che statene certi produrranno contributi concreti nell’interesse della città. Nessuno può tirarsi indietro in forza di un pregiudizio. La città ha bisogno di processi virtuosi per uscire dall’attuale livello di marginalità e per superare la fase dell’emergenza. Servono interventi esterni, ma anche occasioni per sviluppare il senso dell’identità collettiva. Più accoglienza e maggiori servizi, con un’oculata distribuzione dei costi nel tempo e nello spazio, possono rilanciare le condizioni di efficienza e di qualità del nostro centro”.

Agostino Vitale

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