“Il deliberato dell’assemblea cittadina che ha sancito un’inspiegabile, quanto inopportuno, rinvio delle primarie impone di chiarire il senso e le ragioni di un percorso, già di fatto avviato, nel rispetto delle previsioni statutarie, fondative e regolamentari”. Così esordisce l’unico candidato alle primarie del PD, Angelo Girasole, dopo la rinuncia di Totò Sanfilippo e Lorenzo Colaleo, per la conquista della poltrona di primo cittadino ennese
I rappresentanti locali dell’area Letta/Bindi così continuano nello spiegare il motivo della loro posizione: “Sul piano tecnico-elettorale una data diversa da quella originariamente fissata determinerebbe una reale impossibilità di celebrare le primarie, in quanto le stesse secondo la data ipotizzata dal direttivo del partito, si collocherebbero temporalmente in pieno clima elettorale con la presenza di candidature già formalizzate dalle altre parti politiche. Proprio per tali semplici, ma essenziali ragioni le aree Letta/Bindi che hanno contribuito al successo della Bersani, hanno ritenuto di manifestare palesamente il loro dissenso in sede assembleare rispetto all’ipotesi di rinvio e trovando una sintesi nella persona del dott. Angelo Girasole quale candidato Sindaco alle primarie del PD convinti della necessità di riaffermare l’importanza di tale strumento democratico. E’ infatti innegabile che la presenza di più candidati arricchisce un processo di crescita già avviato volto a dare voce e sfogo a sensibilità diverse e spesso discordanti con i percorsi rigidi avviati dagli organi di partito”.