Piazza Armerina. Secondo appuntamento al caffè letterario di mediterraneoforpeace.it. Questa volta è di scena Sizilianische Weltanschauungen, l’ultimo libro di Salvatore Giordano, scrittore e promotore del convivio culturale del Red Coffee di Piazza Armerina.
Ma protagonisti del caffè letterario sono certamente tutti i partecipanti, cittadini amanti della lettura e della cultura veicolata dalle parole degli autori, presentati e commentati da critici scelti da loro. A dispetto della credenza che vede nel venerdì un giorno poco propizio, eravamo in tanti ad ascoltare Benedetto Trigona e Mauro Mirci nelle loro interpretazioni dell’opera di Salvatore Giordano: la soggettiva visione delle cose sottesa alla presentazione della sizilianische Weltanschauung. La narrazione come tema centrale della riflessione proposta: quale il rapporto tra realtà e finzione nell’arte del raccontare? Il fantastico e il vissuto: anche in questo caso, due modi diversi di procedere che, probabilmente, ogni autore unisce secondo personalissimi parametri, nascosti o dichiarati al pubblico. La presentazione di un libro è un atto che ufficializza la nascita, non solo l’immissione in commercio, di un nuovo prodotto letterario: un momento di grande condivisione di qualcosa che, a scatola chiusa, unisce lettori e autore. Momento quasi magico che si consuma nel modo più semplice e naturale nel caffè letterario del Red Coffee di Piazza Armerina: evento che scaturisce da una precisa visione del mondo dell’autore e di quel microcosmo, così culturalmente significativo, che liberamente vi partecipa?
Il fine dichiarato ed esibito degli appuntamenti al caffè letterario è ben netto, come lo stesso Salvatore Giordano ha ribadito nella sua introduzione ai due incontri: incrementare il numero dei lettori ed espandere quantità e qualità delle loro letture. Un fine condiviso e ben accolto dalle decine di persone che hanno partecipato alle due presentazioni: non è mancato, infatti, chi vi si è recato con la propria copia, già acquistata in precedenza, per farsela autografare dagli autori e fare due chiacchiere con loro.
Antonella Santarelli