Enna. Protestano gli automobilisti alla nostra redazione per lo stato disastroso in cui si trovano la maggior parte delle strade cittadine, e per la maggior parte quelle che sono maggiormente trafficate. Da diversi mesi l’amministrazione comunale ha a che fare con le tante denunzie di risarcimento danni che gli automobilisti chiedono per avere danneggiato la propria macchina nell’attraversare diverse strade che sono un’autentica trappola perché tra avvallamenti e buche è difficile poterli evitare. Strade come il corso Sicilia, la via Volturo, che si trova nel centro storico, la via Libertà, che collega il viale Diaz con la Monte-Cantina, la via Dante, la via Aidone sono ridotte in uno stato pietoso, per cui è necessario che siano fatti interventi urgenti. L’assessore comunale alla viabilità, Angelo Spampinato, qualche giorno fa aveva dichiarato che l’ufficio tecnico stava preparando dei contratti aperti in modo da poter intervenire laddove erano necessari degli interventi migliorativi, solo che le procedure burocratiche e tecniche sono di una lentezza impressionante, quando, invece, in determinate situazioni, bisogna essere rapidi e concreti, cosa, in verità che non è mai avvenuta. Tutti sanno e possono constatare quale è la situazione del corso Sicilia, pieno di buche ed avvallamenti pericolosi, per cui un provvedimento urgente andrebbe fatto sia dal sindaco che dall’assessore responsabile perché continuando di questo passo si mette in pericolo l’incolumità degli automobilisti e dei pedoni. Lo stesso dicasi per la via Libertà, che è la strada che svincola il traffico dalla zona Monte, che proprio nelle curve presenta delle buche e tante altre strade di importanza notevole per la viabilità. Non è possibile che per organizzare dei contratti aperti si perdono mesi quando la situazione è veramente drammatica. L’assessore Spampinato, per sua ammissione ha dichiarato che ci sono state tante segnalazioni di strade dissestate, che non ci sono problemi finanziari, perché con gli storni di bilancio, sono stati assegnati 480 mila euro per la sistemazione della viabilità. A questo punto il sindaco e tutta la giunta, nessuno escluso, dovrebbero sollecitare quotidianamente l’ufficio tecnico comunale, che continua ad essere una palla al piede dell’amministrazione, perché questi contratti aperti si facciano nel più breve tempo possibile in modo da intervenire laddove è necessario, evitando che gli automobilisti corrano dei pericoli concreti, ma evitando anche che si possano continuare a presentare richieste di risarcimento danni per chi il danno lo ha subito ed in maniera pesante, essendo incappato nella solita buca o nell’avvallamento pericoloso, il che questo avviante quotidianamente.
E ieri pomeriggio, con inizio alle 14,30, c’è stato un autentico black out nella viabilità cittadina a causa della chiusura temporanea della provinciale 29 “Scifitello” per la presenza di olio sulla sede stradale probabilmente lasciato da un camion. La presenza dell’olio aveva già causato un piccolo incidente con una Fiat Uno, che è sbandata e stava uscendo fuori strada, per cui i vigili urbani hanno deciso di chiudere totalmente la strada per fare intervenire i vigili del fuoco. Lungo la Monte-Cantina, ma principalmente lungo la provinciale “uno” che da Enna porta al quadrivio Sant’Anna si sono create delle code lunghe diversi chilometri, smaltite a stento dai vigili urbani che sono stati in servizio all’ingresso della strada di Scifitello ed al quadrivio di Enna bassa per cercare di snellire il traffico, mentre sul posto si è portata una squadra di vigili del fuoco e una squadra del comune per cercare, con l’aiuto del solvente, di eliminare la presenza di olio sulla sede stradale. Soltanto intorno alle 16,30 la situazione è migliorata lungo la provinciale “uno”, perché il traffico è diminuito sensibilmente, mentre, per prudenza, è rimasta chiusa la provinciale “29” sino a quando il solvente non ha diluito l’olio, che è poi è stato eliminato con gettiti di acqua. Soltanto nella tarda serata è stata aperta al traffico la strada per Scifitello-Santa Lucia.