Gastonomia natalizia ennese: baccalà e cardi fritti

Arriva il Natale e si imbandiscono le tavole degli ennesi che in questi giorni più che mai mettono in evidenza la loro praticità dietro i fornelli. Il cenone della notte di Natale è sempre stato ricco di specialità in ogni sua particolarità, dal salato al dolce fino al brindisi finale. Tra le delizie che verranno messe sul tavolo si parte dai cardi fritti, i carciofi al forno senza dimenticare il tipico baccalà fritto, una specialità ricorrente in questo periodo di festa, un secondo piatto che è accompagnato da salsiccia, tacchino e cotechino. C’è, però, chi tra i “secondi” preferisce scegliere un agnello, altra specialità tipica ennese molto ricercata dai turisti che giungono in queste zone.
Immancabili le lasagne per il giorno di Natale, queste rendono il primo piatto un momento di delizia che colpisce già con il suo odore; qui i condimenti svariano da famiglia in famiglia e spesso la ricetta della “nonna” riesce a far tutti felici. Un menu rigoroso che fa gola a tanti, anche ai più esigenti, un menu all’insegna del gusto, della buona tavola e della convivialità che unisce il palato alla salute. Il consiglio che spesso si dà è quello di usare metodi di cottura, come pentole a pressione che permettano di trattenere il più possibile i liquidi necessari alla salute del corpo. E che dire dei formaggi e soprattutto del piacentino ennese prodotto con tecniche tradizionali che deliziano i buon gustai anche perché si tratta di un formaggio che si può accostare ad altri cibi e al buon pane.
Immancabile poi la presenza di prodotti naturali, verdure che sono il toccasana in questo periodo specie se insieme ci si accostano i dolci e proprio in questo tema ad Enna sono tante le specialità che si portano sulla tavola; in ogni famiglia è pressoché immancabile il tipico buccellato, dolce che può essere servito in due specialità, fichi o mandorle, a secondo del proprio gusto. Il ripieno del buccellato di fichi viene preparato, appunto, con fichi secchi, uva sultanina mescolati al caffè; i buccellati di mandorle, invece, deliziano le bocce degli ennesi grazie al gusto della cannella, liquore, buccia d’arancio e ottime mandorle. E per concludere non mancherà di certo un buon vivo, sia il bianco sia il rosso, elemento importante, perché è quello che conclude sia la cena che il pranzo del Santo Natale dove le diete sono rimandate d’obbligo perché la cucina ennese di certo non permette di rifiutare le specialità per cui non resta che aspettare il giorno di festa e lasciarsi rubare dalla dolce tentazione del mangiar sano.
William Savoca

Published by
redazione-vivienna