Enna. Il 31 dicembre 2009, è ufficiale, verranno consegnate le “chiavi” del Teatro Garibaldi nelle mani dell’assessore alla cultura Claudia Cozzo che potrà programmare la data – si spera entro gennaio – dell’inaugurazione, con un’opera teatrale degna dell’evento. Lo ha assicurato l’assessore ai lavori pubblici Angelo Chiarandà alla presenza del direttore dei lavori architetto Maurizio Miccichè dopo un sopralluogo effettuato presso il cantiere che sembra essere stato “La tela di Penelope”. A giorni l’impresa inizierà la posa in opera della moquette sul pavimento della platea e quindi, a seguire, provvederà a ricollocare le poltrone. La capienza del teatro, purtroppo, si è ridotta, a causa delle vigenti norme di sicurezza. I 350 posti iniziali sono stati ridotti a 310, così suddivisi: 110 in platea, 150 nei palchi e 50 in galleria. Ma anche il palcoscenico è stato ridimensionato per effetto della costruzione di muri di sicurezza dove prima vi erano le quinte. Tutte le altre opere di rifinitura sono state ultimate. La data del 31 dicembre non sarà sforata, assicura l’assessore Chiarandà, in quanto “tutto è pronto perché il Teatro possa essere riconsegnato alla città”. I lavori di ristrutturazione sono stati iniziati nel 2000, nove anni fa, con un “contributo”, da parte degli ennesi, di una addizionale Irpef, o tassa di scopo, mentre era sindaco Rino Ardica. Negli anni successivi, specie dopo il dissesto finanziario del Comune, i lavori sono andati molto a rilento. I vari assessori e lo stesso sindaco Agnello, in passato, hanno fatto, invano, dichiarazioni d’imminente riapertura. Il Teatro che gli ennesi chiamano “La bomboniera” vide la luce agli albori dell’unità d’Italia, quando ci vollero appena otto anni per la sua costruzione. Fu inaugurato la sera del 5 Novembre 1872 con l’opera “Ernani” di Giuseppe Verdi.
Salvatore Presti