Aidone. Visitatori da tutta l’isola per le dee Demetra e Kore. Leanza: La Venere no a Roma. Lombardo: Napolitano inauguri qui
Aidone - 13/12/2009
AIDONE – Le dee sono finalmente a casa. Demetra e Kore, gli acroliti trafugati 30 anni fa da tombaroli a Morgantina ed esposte negli Stati Uniti fino al 2007 sono finalmente giunte nel Museo Archeologico di Aidone, in provincia di Enna, dove il Soprintendente ai beni culturali e ambientali, Beatrice Basile, ha realizzato per questa prima assoluta esposizione in Italia un allestimento dai contenuti altamente innovativi: i due acroliti – teste, mani e piedi di statue che nel caso di Demetra e Kore sono fra i più raffinati esemplari di scultura greca arcaica in Sicilia – sono stati infatti “vestiti” dalla stilista siciliana Marella Ferrera che ha riunito in un unicum di grande equilibrio e raffinatezza i contenuti arcaici delle statue con quelli contemporaneo della sua arte.
Un evento, l’arrivo degli acroliti – sinora mai stati esposti in Italia – che ha raccolto ad Aidone oltre alle maggiori autorità istituzionali della regione anche un migliaio di siciliani giunti da fuori provincia per dare il benvenuto alle due dee che nella mitologia classica sono madre e figlia, custodi delle messi e dell’alternarsi delle stagioni.
“Oggi è l’inizio di un percorso virtuoso – ha detto il presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo – che porterà alla restituzione a noi siciliani, legittimi proprietari, della Venere di Morgantina. Come istituzione ci assumiamo l’impegno di operare per migliorare le viabilità di questa provincia. Ma ci appelliamo anche ai privati perché investano e producano risorse economiche per il territorio, e ai semplici cittadini siciliani perché diventino custodi di questa meravigliosa terra. Non possiamo tollerare che ancora oggi insipienza e indifferenza consentano di depredarci e alterare i nostri tesori d’arte e della natura”. Di vittoria della legalità ha parlato nel suo intervento l’assessore regionale ai beni culturali e ambientali Nicola Leanza che ha sottolinato il significato etico della restituzione degli acroliti sottratti illecitamente alla comunità siciliana. E ha invitato tutte le istituzioni a “vincere la seconda battaglia”, quella di impedire la parentesi romana di sei mesi della Venere di Morgantina che, in base agli accordi con gli Usa, tornerà in Italia nel gennaio 2011. “A Roma neanche un giorno – ha detto Leanza – e mi appello al presidente Napolitano di farsi portavoce di questa nostra richiesta che ci ripagherebbe almeno in parte del torto subito”. E il presidente Lombardo aggiunge: “Piuttosto invitiamo il presidente a partecipare qui ad Aidone alla consegna definitiva della Venere ai siciliani”.
La potenzialità inespressa del territorio ennese, l’esigenza di migliorare le infrastrutture e l’opportunità di creare un organismo che coordini gli eventi in programma sono stati i temi affrontati dal prefetto di Enna Giuliana Perrotta, dal sindaco di Aidone Filippo Gangi e dal Presidente della Provincia di Enna Giuseppe Monaco. Mentre il Soprintendente Beatrice Basile ha ringraziato a nome di tutta la comunità siciliana Malcom Bell III, l’archeologo a capo della missione di scavi statunitense a Morgantina che in tutti questi anni si è adoperato per la restituzione dei reperti trafugati illecitamente. Bell si è anche complimentato con Marella Ferrera e con il pittore e disegnatore archeologico Salvo Russo per l’ottimo studio delle proporzioni con cui le dee sono state riassemblate per questo primo debutto in Italia e dunque in Europa. Fra le personalità intervenute c’erano, tra gli altri, numerosi deputati regionali e nazionali, i senatori Enzo Bianco, originario di Aidone, Mirello Crisafulli e Michele Lauria, il presidente dell’Università Kore di Enna, Cataldo Salerno e monsignor Michele Pennisi, vescovo di Piazza Armerina.
L’arrivo delle due statue ad Aidone avvia il progetto “Morgantina 2009-11. Il Ritorno delle Dee” che prevede una serie di rientri dagli Stati Uniti nel territorio di Enna che – grazie all’antica Morgantina e alla Villa del Casale di Piazza Armerina – si avvia ad arricchire l’offerta siciliana di distretti archeologici di rilievo come la Valle dei Templi di Agrigento e la Neapolis di Siracusa. Dagli USA, infatti, dove i reperti sono giunti clandestinamente 30 anni fa, saranno restituiti alla Soprintendenza di Enna nei prossimi sei mesi anche gli argenti di Eupolemo e, nel gennaio 2011, la Dea del Getty conosciuta come Venere di Morgantina.