Pietraperzia. Cinquanta donazioni all’Avis per San Pio

Pietraperzia. Sono state cinquanta le donazioni fatte all’Avis nel tredicesimo prelievo fatto in occasione della festa San Pio, patrono dei donatori. Questa donazione è stata titolata e fatta in occasione degli splendidi festeggiamenti che sono stati fatti in occasione del santo taumaturgo padre Pio da Pietrelcina. Di buon mattina i donatore sono stati presenti nella sede dell’Avis in Piazza Vittorio Emanuele costruita con i sacrifici dei donatori ed è diventata un centro propulsore di volontariato. L’equipe medica che ha presieduto la donazione è stata formata da Sara Colletto e Vincenzo Di Marca; hanno collaborato come paramedici l’infermiere Nino Ciulla, la moglie Lucia Di Forte e le figlie Giusy e Nada. La segretaria è stata curata da Enza Nestre e Vincenzo Bongiovanni. Rifocillatore dei donatore è stato Salvatore Bongiovanni che ha fatto trovare squisite brioche, succhi di frutta e cafè. Sempre attivi e presenti il presidente Luigi Sardo e l’amministratore delegato Pino Bongiovanni. Con queste donazioni si arriva a circa 350 e si spera di arrivare alla soglia dei 500 come l’anno scorso.
“Nel contesto delle iniziativa ricreative – dichiara il presidente Luigi Sardo – domenica scorsa è stata realizzata una gita a Caltagirone a cui hanno partecipato un centinaio di persone. Si è partiti con due pullman, animati dal sottoscritto e dall’amministratore delegato Pino Bongiovanni. La gita come di consueto è stata gratuita per i donatori, mentre hanno dato un piccolo obolo i familiari dei donatori”.
“Anche quest’anno – dichiara Pino Bongiovanni – faremo opera di formazione nelle scuole nel contesto dei progetti di “Educazione alla salute” e già abbiamo concordato i modi con il preside Gianni Nicolosi. Nell’abbrutimento che caratterizza anche la nostra realtà pietrina l’Avis è un faro che proietta luce emanando valori antropologici di elevata qualità”.
“L’Avis in paese – dichiara la segretaria Enza Nestre – è diventato volano per tutto il volontariato locale. Noi curiamo in sintonia con l’assessore all’assistenza sociale Pino Vancheri la visita agli anziani che vivono da soli o agli ammalati cronici che sono impossibilitati ad uscire; nell’Avis si vive un umanesimo integrale, dove la dignità della persona è punto di riferimento nel nostro progetto sociale”.
Giuseppe Carà