Enna. Non ci saranno più pattuglie nascoste, agguati con rilevatori di velocità, autovelox, gestiti dai privati, e utilizzati dai comuni per fare cassa. Sostanzialmente tutto questo è stato annullato e gli unici che avranno il compito di rilevare la velocità degli automezzi, ufficialmente, saranno gli agenti della Polizia Stradale. Il Ministro dell’Interno, Roberto Maroni, ha emanato una direttiva che elimina tutti gli equivoci ed affida alla sola Polizia Stradale il compito del controllo della velocità lungo le autostrade, strade statali, provinciali e comunali. Ai prefetti è stato dato il compito di monitorare sul territorio il fenomeno della velocità e di pianificare con le forze dell’ordine le attività di controllo in modo da evitare duplicazioni e gestione degli autovelox solo ed esclusivamente per incrementare le casse comunali. In verità in provincia di Enna questo fenomeno non è stato mai in crescita e soltanto un comune, Pietraperzia, aveva installato degli autovelox all’uscita del paese, verso Caltanissetta. Inoltre spetta al Prefetto con la collaborazione degli esperti di settore andare ad individuare i punti critici della viabilità nel territorio provinciale (vale a dire dove si sono registrati più incidenti negli ultimi due anni). A controllare il tutto sarà la Polizia Stradale che ha il coordinamento operativo dei servizi. “E’ giusto che sia così – ha dichiarato il dottor Andrea Lojacono, comandante provinciale della Polizia Stradale – perché soltanto noi siamo attrezzati a poter effettuare con precisione questi controlli, e soltanto la Polizia Stradale con la sua attività giornaliera sa benissimo quali sono i punti critici della viabilità provinciale, sa benissimo dove piazzare le pattuglie per evitare che possano avvenire degli incidenti per eccessi di velocità. Ovviamente tutto deve essere pianificato e raccordato in modo da poter effettuare degli interventi specifici laddove, negli ultimi due anni, sono avvenuti i maggiori incidenti”. Non c’è dubbio che l’autostrada e la statale 117 bis, che porta a Piazza Armerina sono le strade dove, negli ultimi due anni, sono avvenuti i maggiori incidenti mortali, provocati dall’eccessiva velocità. “Non ci saranno più pattuglie nascoste per sorprendere gli automobilisti che commettono le infrazioni, specie a livello di velocità – prosegue il dottor Lojacono – ed è giusto che sia così per cui le nostre pattuglie opereranno a vista ed in maniera ufficiale quando ci sarà da contestare all’automobilista l’eccesso di velocità. Le disposizioni del ministro Maroni metteranno sicuramente ordine in un campo dove si sta verificando una confusione totale e molto pericolosa; ci sarà una rapporto molto trasparente con i cittadini e sicuramente gli automobilisti saranno responsabilizzati a fare bene e ad essere maggiormente disciplinati”.