Enna. “Non credo che ci sia bisogno di “Ronde” o di “osservatori volontari” nella nostra città, perché già le forze di polizia fanno un lavoro concreto e preciso, tanto da tenere sotto controllo tutto il territorio”. A dichiararlo è il sindaco, Rino Agnello, che non ha emesso alcuna ordinanza circa la possibile costituzione di ronde per il controllo di alcuni territori comunali, anche se, in un recente passato, si sono verificati in città degli atti vandalici, che hanno portato a danneggiare l’arredo urbano, ma non ci sono stati episodi di sicurezza urbana o di disagio sociale. Lo stesso Questore, Salvo Patanè, discutendo sulla istituzione delle ronde da parte dei comuni, in provincia di Enna, ha voluto sottolineare che Polizia e Carabinieri, oltre alla Guardia di Finanza, hanno sempre eseguito dei servizi diurni e notturni che hanno praticamente annullato episodi di violenza. Ci sono stati, in passato, furti in appartamenti per la presenza di bande di extracomunitari, aggressione ad una studentessa da parte di una persona asociale, ma sono stati solo degli episodi isolati e temporali, che non si sono ripetuti nel tempo. Il Questore Patanè sottolinea che la collettività ennese ha il compito solo di segnalare alle forze dell’ordine con una certa immediatezza fatti, episodi, eventi, che possano arrecare danno alla sicurezza urbana oppure la presenza di elementi che possono arrecare disagi o pericoli alle persone. Il problema “ronde”, dunque, non è stato mai presso in esame da parte del sindaco del capoluogo proprio per la grande collaborazione che è sempre esistita tra le forze dell’ordine e la collettività ennese; tra l’altro la presenza del “Poliziotto di quartiere” o del “Carabiniere di quartiere” sono sicuramente di deterrente per chi vuole creare problemi di sicurezza nei quartieri del capoluogo ennese.