Catania. A Fontanarossa la presenza dei medici della CRI

CATANIA – “Da oggi Fontanarossa è un aeroporto internazionale ancora più sicuro: il rinnovo della convenzione storica con la Croce Rossa Italiana, infatti, serve anche a potenziare il servizio di pronto soccorso nello scalo. Un importante presidio sanitario che si rende quanto mai opportuno per un aeroporto che non “sente” la crisi (i dati traffico di luglio dicono – 0,94% rispetto al 2008) e che desidera garantire ai suoi passeggeri un livello di servizi sempre più alto”.
Così l’ing. Gaetano Mancini, presidente della Sac (il gestore aeroportuale) ha commentato stamani il rinnovo della convenzione con la Croce Rossa Italiana che già dal 1988 opera all’interno dello scalo.
“Si tratta di un importante presidio medico – ha aggiunto la presidente della sezione provinciale della Croce Rossa Italiana, Nicoletta Schillaci Accardo – previsto dalla normativa aeroportuale che presta intervento di primo soccorso sia ai viaggiatori che a qualunque cittadino, italiano o straniero, presente nello scalo. A Fontanarossa – precisa la Accardo – operano 24 ore su 24 un totale di 8 medici e 5 militari con funzione di autisti-soccorritori. Con questa nuova convenzione con la Sac abbiamo poi garantito la presenza di un secondo medico per il turno di notte. Una presenza strategica in caso di emergenza”. Alla firma del documento hanno preso parte anche Giovanni Arena uno dei consiglieri delegati della Camera di Commercio di Catania, responsabile delle sub-concessioni commerciali “non aviation” della Sac e il direttore dell’Enac presso l’Aeroporto di Catania, Antonino Bàrdaro.

Il rinnovo della convenzione è coinciso con la consegna e la benedizione – da parte del cappellano dell’aeroporto, don Antonio Ucciardo – del nuovo ambulatorio che la Sac ha destinato ai medici della Croce Rossa all’interno dell’aerostazione. Locali più ampi e confortevoli rispetto a quelli della vecchia aerostazione anche grazie ai suggerimenti che, in fase di progettazione e allestimento, sono arrivati dai medici della CRI. Medici che, già operativi nella nuova sede dal mese di giugno, hanno avuto grandissima parte nel salvare la vita a un passeggero appena atterrato e con sintomi da arresto cardiaco (infarto). “Siamo intervenuti tempestivamente con il defibrillatore che abbiamo in dotazione in ambulatorio – spiega uno dei medici della CRI a Fontanarossa – e poi il paziente, un giovane di 42 anni, è stato trasportato con l’elisoccorso all’Ospedale Ferrarotto. Qualche giorno dopo la sorella è tornata per ringraziarci: i colleghi dell’ospedale si erano complimentati per le nostre cure, determinanti per salvare la vita al fratello”.

Carmela Grasso