Enna. Dopo una permanenza di 38 giorni ospiti di famiglie siciliane e molisane ripartono domani 29 luglio per fare ritorno a casa i circa 350 bambini bosniaci della trentatreesima accoglienza organizzata come sempre dall’associazione regionale di volontariato Ong Luciano Lama presieduta dall’ennese Giuseppe Castellano. Il gruppo della provincia di Enna, una ottantina in tutto si ritroverà domani mattina alle 5,30 al quadrivio di Enna bassa da dove accompagnati da una delegazione di volontari dell’associazione si avvierà in pullman in direzione di Messina dove ci sarà il ricongiungimento con gli altri pullman con gli altri bambini ospiti nelle altre province siciliane. Dalla città dello stretto la colonna dei pullman proseguirà alla volta di Bari dove troverà il gruppo di un centinaio di bambini che sono stati ospitate da famiglie molisane. Alle 18 sempre di domani l’imbarco da Bari verso la città croata di Dubrovnick dove i bambini arriveranno nella mattinata di giovedì e da dove poi proseguiranno verso le città della Bosnia Herzegovina da dove provengono, come Mostar, Sarajevo, Zenica, Sbrenica, Tusla, Banjia Luka. “Anche questa accoglienza termina con un bilancio positivo – commenta il presidente dell’Associazione Luciano Lama Giuseppe Castellano – adesso la nostra attività sarà concentrata nei prossimi mesi nei progetti che stiamo portando avanti in diverse città della Bosnia Herzegovina”. Infatti nei prossimi mesi nelle città di Zenica e Ilijas studenti laureandi dell’Università Kore di Enna prescelti dall’Associazione Luciano Lama svolgeranno un periodo di tirocinio formativo di due mesi dove approfondiranno temi riguardanti lo sviluppo delle aree rurali di questo stato, ad economia povera, per poi passare ad una fase di progettualità relativa alla cooperazione decentrata con particolare attenzione alle tematiche sociali nonché sull’economia dello sviluppo ed internazionalizzazione. Ed ancora saranno avviati tre progetti, che la Regione Siciliana ha finanziato con un contributo complessivo di circa 220 mila euro, all’Associazione Luciano Lama in quei territori. Nello specifico i tre progetti di circa 70 mila euro ciascuno, riguardano: la realizzazione di una casa famiglia per il recupero scolastico e di formazione per l’inserimento nel mondo del lavoro, per ragazzi orfani Over 18 a Sbrenica, città divenuta tristemente famosa, durante la guerra civile che insanguinò la Bosnia nella metà degli anni 90. In quella città infatti si consumò una delle più orribili stragi compiute ai danni di civili dalla seconda guerra mondiale in poi. Ed ancora un centro sociale destinato a donne vedove, a Ilijas cittadina a pochi chilometri da Sarajevo ed infine una casa di accoglienza per 24 minori disabili a Zenica, sempre nei pressi della capitale della federazione bosniaca. L’associazione Luciano Lama penserà anche alla formazione del personale del posto, che andrà a gestire in futuro, le tre strutture, grazie ad uno Staff di una quarantina di esperti tutti siciliani, tra docenti e personale amministrativo, messi a disposizione dall’Università Kore, con cui da anni, la Luciano Lama ha stipulato dei protocolli di intesa e collaborazione. Per gli ospiti delle tre strutture, in particolare per le donne vedove di Ilijas e Over 18 a Sbrenica, saranno avviati, laboratori per l’apprendimento di attività lavorative, che andranno dalla sartoria, alla lavorazione delle ceramiche, ma anche, con la realizzazione di sale multimediali, all’utilizzo di personal computer. Da settembre saranno avviati i lavori di ristrutturazione degli immobili messi a disposizione dalle autorità pubbliche delle tre città bosniache, che dovrebbero essere conclusi entro un paio di mesi. L’inaugurazione, entro la fine del 2009.